/ 3°parte “Voldemort – la vita ad Hogwarts 1938-1945”

Tom Riddle arrivò dunque ad Hogwarts, con gli abiti lisi e la sua bacchetta di tasso e piuma di fenice, e venne smistato in Serpeverde. Sin da subito si dimostrò essere uno studente modello: talentuoso, avido di sapere, eccellente in tutte le materie e docile con gli insegnati. L’unico a non credere a questa maschera era Silente, che ricordava fin troppo bene il loro primo incontro. Deciso a scoprire di più sulle sue origini, Riddle cercó il nome di suo padre nella stanza dei trofei, nei registri dei prefetti di Hogwarts e in tutti i libri di storia della magia; dovette alla fine arrendersi all’evidenza che nessun Riddle avesse mai varcato la soglia della scuola, e dedusse quindi che fosse un babbano. Dal nome Marvolo riuscì invece a risalire alla famiglia Gaunt e a scoprire quindi il suo nobile lignaggio: fu in quel periodo che ripudiò il suo nome di nascita e si creò lo pseudonimo che lo renderà tristemente famoso.
Intorno al fascino e talento di Voldemort cominció a raccogliersi un gruppo sempre più folto di Serpeverde che Riddle chiamava pubblicamente “amici”, ma per i quali in realtà non provava alcun affetto né empatia, considerandoli quasi dei servitori: quasi tutti divennero i primi Mangiamorte.

Quando Riddle aveva 16 anni ed era prefetto scoprì l’esistenza della Camera dei Segreti, riuscì ad aprirla e ad addomesticare il basilisco che la occupava. Decise di sfruttare il mostro per adempiere al piano di Salazar, ovvero liberare la scuola dall’ignobile feccia dei mezzosangue. Dopo una serie di aggressioni agli studenti l’ultima e più grave fu quella che uccise Mirtilla Malcontenta: l’allora preside di Hogwarts decise dunque che la scuola dovesse essere chiusa. Questo mise Voldemort in una posizione scomoda e inaspettata, visto che in mancanza della scuola non aveva altro posto in cui stare se non l’orfanotrofio, e la sola idea lo disgustava.
Decise quindi di incolpare Hagrid e Aragog delle aggressioni e per questo Hagrid fu espulso. L’unico a non credere a questa menzogna fu Silente, che riuscì a tenerlo come guardacaccia della scuola, senza però avere nessuna prova contro Riddle, che ricevette persino un premio per i servigi resi alla scuola.
Voldemort decise però di chiudere la Camera dei Segreti e il suo mostro, affidò tutte le sue memorie al suo diario scolastico e, grazie all’omicidio di Mirtilla appena compiuto, lo trasformò nel primo dei suoi Horcrux.

Quella stessa estate decise di recarsi nella baracca dei Gaunt per scoprire il più possibile sulla famiglia della madre e vi trovò solo lo zio Orfin: da lui scoprì che Marvolo era morto poco dopo essere stato scagionato da Azkaban per lo shock di aver perduto il medaglione di Salazar Serpeverde, portato via da Merope. Seppe anche di assomigliare tantissimo ad un babbano, Tom Riddle, che vive in una villa poco lontana e che Merope era sempre stata innamorata di lui. Nella rabbia di questa rivelazione Voldemort stordì lo zio, gli rubò la bacchetta, si recò nella villa dei Riddle e uccise suo padre e i suoi anziani genitori con l’Avada Kedavra. Tornato alla baracca modificò la memoria di Orfin per convincerlo di essere stato lui a commettere il crimine, per cui fu condannato all’ergastolo ad Azkaban. Rubò l’anello con lo stemma dei Peverell e sfruttò l’omicidio appena compiuto per trasformarlo nel secondo horcrux.
Tornato ad Hogwarts concluse il suo percorso di studi con il massimo dei voti; da lui ci si aspettava una carriera al Ministero, invece scelse un impiego che lasciò tutti a bocca aperta… ma di questo parleremo nel prossimo approfondimento.

Articolo di Virginia ❤