15 Curiosità sul capolavoro: “Frankenstein Junior” (1974)

1. Mel Brooks si divertiva talmente tanto sul set che aggiunse scene solo per allungare i giorni di riprese.

2. Brooks scelse di girare in bianco e nero per omaggiare i film di genere degli anni 30. Utilizzò anche solo oggetti di scena dell’epoca e truccò Peter Boyle con un cerone blu e verde come si faceva per tutti i mostri dei vecchi film della Universal.

3. Marty Feldman si spostava la gobba senza che fosse in sceneggiatura. Quando se ne accorsero trovarono l’idea geniale e così lo esortarono a continuare.

4. Durante una pausa dalla registrazione dell’album “Toys in the Attic” gli Aerosmith andarono al cinema a vedere il film. La band si divertì tantissimo soprattutto nella scena quando (A)Igor passa il piccolo bastone a Gene Wilder dicendo “Walk this way” (in italiano “si aiuti con questo”). Tornati in studio crearono uno dei loro singoli più famosi proprio intitolato “Walk this way”.

5. Mel Brooks non fa un cameo fisico ma solo vocale. È la voce di Victor Von Frankenstein, il lupo che ulula e il gatto che viene colpito da un freccetta.

6. Teri Garr si presentò per il ruolo di Elizabeth e Madeline Kahn per quello di Inga. Alla fine Brooks le prese entrambe… scambiando però i ruoli!

7. Cloris Leachman ha improvvisato il dialogo quando Frau Blücher offre brandy, camomilla o orzata con latte al Dr. Frankenstein.

8. Gene Hackman recitò gratuitamente per quattro giorni nella parte dell’eremita cieco.

9. Gene Wilder e Brooks ebbero un’accesa discussione, con tante urla da parte del regista. Dopo dieci minuti Brooks chiamò Wilder dicendo:”Chi era quel pazzo nella tua stanza? Non devi fare entrare certa gente!”… era il suo modo per scusarsi.

10. L’idea del film è di Gene Wilder. Ne parlò con Brooks sul set di “Mezzogiorno e mezzo di fuoco”… che però all’inizio non ne era convinto. Per fortuna poi decise di realizzarlo.

11. Il cervello che deve prendere (A)Igor è quello di “Hans Delbrück scienziato e santo”. Delbrück è esistito per davvero. Era un politico e storico militare vissuto nel diciannovesimo secolo. Suo figlio Max vinse il Nobel.

12. Tutti i giochi di parole presenti nel film erano davvero impossibili da tradurre, così vennero cambiati e alcuni risultano ancora oggi più divertenti degli originali.

13. Nella scena d’apertura l’orologio segna mezzanotte ma la campana suona 13 volte.

14. La scena dell’inquadratura che si avvicina lentamente alla finestra del castello è un omaggio a “Quarto Potere”.

15. L’ispettore Kemp è identico all’ispettore Krogh del film “Il figlio di Frankenstein” del 1939