/ Recensione: “House of the Dragon” (Serie Tv)

Senza girarci intorno (e senza SPOILER!) arriverò subito al dunque e vi dirò che questa prima stagione del prequel/spin-off di “Game of Thrones” incentrato sulle vicende di casa Targaryen mi è piaciuta da impazzire! Veramente non ho trovato pecche e finalmente sono tornato a vivere le stesse emozioni che provavo guardando le prime stagioni della serie madre!

La cosa che più mi ha impressionato è il fatto che anche senza abusare di scene d’azione o visivamente incredibili, sono rimasto incollato allo schermo in ogni singola puntata fino alla fine e ogni volta non vedevo l’ora che arrivasse la puntata successiva, e ultimamente non mi succede così spesso.

Si nota la cura minuziosa con cui gli sceneggiatori hanno lavorato alla serie, seguendo le direttive dell’autore delle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” George R.R. Martin, che qui in veste di produttore esecutivo ma soprattutto di co-creatore della serie ha potuto davvero tenere le redini dell’intero processo creativo… e si vede eccome, a differenza della piega presa da “Game of Thrones” nelle stagioni finali (che non avevano più i libri di Martin da cui attingere).

Lo spin-off letterario del 2018 “Fuoco e Sangue” sull’inizio della fine di Casa Targaryen era veramente un azzardo da trasporre a serie, vista l’enorme delusione collettiva dei fan del Trono di Spade ma la chiave era donare spessore e autenticità ad ogni personaggio in scena e grazie ad una sceneggiatura impeccabile e a dei dialoghi mai banali ma sempre pregni di significati, il risultato è stato ampiamente raggiunto.

Gli attori poi hanno fatto la differenza, perché ognuno è risultato credibile nella sua parte. Non ho neanche sofferto il fatto che a metà stagione alcuni personaggi principali abbiano cambiato volto, visto il salto di dieci anni in avanti, perché comunque Rhaenyra e Alicent sono davvero cambiate tanto da come le abbiamo trovate ad inizio stagione e per questo i lavori fatti dalle diverse attrici che le hanno interpretate sono stati impeccabili per il contesto in cui le abbiamo trovate.

Però ammetto che il mio plauso più grande va a due straordinari interpreti, Paddy Considine e Matt Smith. Considine è un re Viserys estremamente complesso che si dimostra forte e fiero come la sua casata ad inizio stagione per poi man mano sgretolarsi come la sua famiglia, cercando fino all’ultimo respiro di tenerli uniti ma sapendo già cosa sarebbe successo senza di lui sul trono. Infinite Smith è un Daemon magistrale, dalle mille sfaccettature, che cambia radicalmente in ogni episodio e che ci troviamo ad odiare e amare in continuazione, non capendo mai chi è in fondo realmente… e solo un grande attore poteva fare tanto.

Quindi per me davvero una stagione promossa a pieni voti, e vedendo il finale, non so come resisteró nell’attesa della seconda stagione!