12 Curiosità su “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” (2017)

1. Durante un viaggio attraverso gli Stati Uniti meridionali, nel 1998, Martin McDonagh si imbatté in un paio di cartelloni accusatori che sostenevano che una donna di nome Kathy Page fosse stata assassinata dal marito Steve Page e sottolineavano l’incompetenza della polizia nel risolvere il caso. McDonagh ha descritto i cartelloni pubblicitari, che presume fossero stati affissi dalla madre della vittima, come “furiosi, dolorosi e tragici” e ne è rimasto profondamente colpito… tanto da prenderli come spunto per la realizzazione del film.

2. Il personaggio di Mildred è stato scritto pensando a Frances McDormand, mentre il personaggio di Dixon è stato scritto appositamente per Sam Rockwell. La McDormand inizialmente pensava che fosse più vecchia del personaggio così come era stato scritto e suggerì che Mildred fosse la nonna di Angela, piuttosto che sua madre, ma McDonagh non era d’accordo, ritenendo che avrebbe cambiato troppo la storia, e alla fine il marito di Frances, Joel Coen l’ha convinta ad accettare la parte.

3. John Wayne è stato fonte d’ispirazione per la McDormand nel suo ritratto di Mildred, e Rockwell, volendo rendere il suo personaggio “l’esatto opposto” di Mildred, si è ispirato a Lee Marvin, il co-protagonista di Wayne in “L’uomo che uccise Liberty Valance”. Frances e Sam vinsero entrambi gli oscar per i loro ruoli.

4. I cartelloni pubblicitari sono stati posizionati in un pascolo vicino a Black Mountain, nella Carolina del Nord. Quando non si girava i cartelloni pubblicitari erano solitamente coperti perché le persone della zona non li apprezzavano. David Penix successivamente acquistò i cartelloni e utilizzò il legno per un tetto a Douglas Lake, nel Tennessee, sebbene i messaggi non fossero più leggibili.

5. Mildred porta la bandana in testa in omaggio a “Il Cacciatore” (1978) di Michael Cimino.

6. La madre di Dixon guarda in Tv “Don’t Look Now” (A Venezia… un dicembre rosso shocking). Il film con Julie Christie e Donald Sutherland parla proprio della perdita di una figlia e dell’elaborazione del lutto. Il regista si è ispirato molto a questo film inserendo anche diverse situazioni simili.

7. Woody Harrelson si fermava spessissimo con le persone del luogo accorse vicino al set, firmando autografi e facendo fotografie. Un giorno, durante una lunga pausa, fece un’esibizione improvvisata di chitarra nel negozio di musica vicino al set della stazione di polizia.

8. Questo è l’unico lungometraggio di Martin McDonagh in cui non c’è Colin Farrell. Farrell è protagonista di “In Bruges”, “7 Psicopatici” e “L’isola degli spiriti”.

9. L’idea di vestirsi sempre con una tuta blu è stata di Frances Mcdormand. Per lei Mildred non aveva tempo di pensare a come vestirsi e quella tuta era la divisa per andare in “guerra” ogni giorno.

10. Il cervo che “ascolta” il monologo pessimistico di Mildred, vicino ai cartelloni pubblicitari, si chiama Becca, ed è un cervo dalla coda bianca che risiede nel “Western North Carolina Nature Center” di Asheville.

11. Per farsi ispirare Martin McDonagh ha scritto la sceneggiatura mentre viaggiava per gli Stati Uniti in treno. Da Chicago andò in Colorado, poi in Montana, per poi finire proprio in Missouri.

12. Con un budget di 15 milioni di dollari ne incassò 160 e vinse due Oscar, quattro Golden Globe, cinque BAFTA, tre Sag Award e la miglior sceneggiatura a Venezia.