CHRISTIAN BALE

Nasce in Galles da padre pilota civile e madre artista circense.
È il più giovane di quattro figli.
Debutta a 8 anni in una pubblicità di detersivi.
A 10 anni recita a teatro con il futuro “Mr. Bean” Rowan Atkinson.
A 13 anni grazie all’interpretazione ne “L’impero del Sole” di Steven Spielberg si mette in mostra e vince diversi premi ma la troppa pressione lo fa smettere di recitare.
Torna due anni dopo in “Enrico V” di Kenneth Branagh.
Gli anni 90 lo vedono presente in tantissimi film ma é alla fine di questi che la sua carriera svolta con il controverso ruolo in “American Psycho”.
Nel 2004 per la parte ne “L’uomo senza sonno” perde quasi 30 kg mangiando solo una mela e una scatoletta di tonno al giorno e iniziando a fumare.
L’anno dopo clamorosamente mette su chili e muscoli per il primo film su Batman nella trilogia di Nolan.
Perde di nuovo 25 kg per “l’alba della libertà” (2006).
Vince L’Oscar per “The Fighter” (2011) altro ruolo in cui perde più di venti chili.
Nel 2013 con American Hustle invece ingrassa di 20 chili in soli due mesi, mangiando a detta sua, qualsiasi dolce si trovasse di fronte.
Nel 2015 prima di girare “La grande scommessa” si rompe il legamento crociato ma recita comunque nel film.
Prende più di 20 chili per la parte di Dick Cheney in “Vice” nel 2018 e subito dopo arriva a pensarne 70 per il ruolo del protagonista in “Le Mans 66 – La Grande Sfida”.
Ha seguito le orme del padre, che era un’attivista per i diritti degli animali, ed è vegetariano fin da bambino, anche se per alcuni ruoli ha cambiato alimentazione diventando onnivoro.
Anche lui entrerà nel Marvel Cinematic Universe con il ruolo del villain Gorr il macellatore di Dei in “Thor: Love and Thunder”.