10 Curiosità su “Spirit – Cavallo Selvaggio” (2002)

1. La sceneggiatura del film venne affidata a John Fusco, autore di altre sceneggiature di film western. Tra i suoi lavori “Young Guns – Giovani pistole”, “Young Guns II – La leggenda di Billy the Kid” e “Oceano di fuoco – Hidalgo”.

2. In principio si voleva far parlare fra loro anche gli animali ma poi si puòscelse di far dialogare solo gli umani e far narrare la storia alla voce fuori campo del cavallo Spirit.

3. La voce narrante di Spirit in originale è quella di Matt Damon ma inizialmente si cercarono attori molto più adulti, come Tom Hanks e Robert Redford.

4. Si scelse la classica animazione 2D per la realizzazione ma venne poi aggiunta quella 3D per sfondi e paesaggi.

5. Per le scene d’azione e per gli altri cavalli sono state utilizzate vere registrazioni dei loro versi e del galoppo.

6. “Spirit” è un cavallo mustang dal manto dorato. Manto chiamato in termine tecnico “Isabella”. Mentre “Pioggia” è una cavalla di razza “Paint Horse”.

7. La colonna sonora è stata composta da Hans Zimmer e dal cantautore Bryan Adams. Nella versione italiana, la traduzione dei testi e l’interpretazione dei brani sono state affidate a Zucchero.

8. Con 80 milioni di budget ne ha incassati 122 milioni nel mondo.

9. Il film è stato candidato nella sua categoria agli Oscar 2003 ma venne sconfitto da “La Città Incantata” di Hayao Miyazaki.

10. Nel 2017 è uscita su Netflix la serie Tv “Spirit: Avventure in libertà” arrivata già a otto stagioni più altri due spin-off, mentre nel 2021 il film sequel “Spirit – Il ribelle” che ricalca la storia della prima stagione della serie Tv.

10 Curiosità avventurose su “La strada per El Dorado” (2000)

1. In originale i due protagonisti sono doppiati da Kevin Kline (Tulio) e Kenneth Branagh (Miguel). In Italia furono Gianmarco Tognazzi e Alessandro Gassman a prestare le loro voci.

2. Questo è il terzo film prodotto dalla DreamWorks Animation per il cinema, dopo “Z la formica” e “Il principe d’Egitto”.

3. I realizzatori delle ambientazioni fecero due viaggi nello Yucatán (Messico) condotti dal dottor John Pohl, consulente storico del film, e massimo esperto delle civiltà precolombiane.

4. Tulio e Miguel si ispirano ai classici road movie di Bob Hope e Bing Crosby e ad altri celebri film sulle “strane coppie”.

5. Le canzoni del film furono composte da Elton John, mentre la colonna sonora da Hans Zimmer.

6. Il film fu un enorme flop con 76,4 milioni di dollari di incasso a fronte di 95 di spesa.

7. Lo scarso successo bloccò la produzione di una serie di sequel con gli stessi personaggi come protagonisti. Solo “Sinbad-La leggenda dei sette mari” del 2003 andò peggio al botteghino per la Dreamworks.

8. La scena in cui Tulio, Miguel e Altivo sono alla deriva in una barca e compare uno squalo è un riferimento a “Lo Squalo” (1975) diretto da Steven Spielberg, co-fondatore della DreamWorks e produttore del film.

9. L’idea di base prende spunto dal libro “L’uomo che volle farsi re” di Rudyard Kipling del 1888. Dal libro era stato tratto un film omonimo con Michael Caine e Sean Connery nel 1975.

10. Nel film l’esploratore alla ricerca di El Dorado si chiama Cortes, ma in realtà il vero conquistatore in cerca della leggendaria terra sarebbe Gonzalo Pizarro.

12 Curiosità su “Il principe d’Egitto” (1998)

1. Secondo film realizzato dalla DreamWorks, dopo “Z la formica” sempre uscito nel 1998. Questo però è il primo creato con tecnica tradizionale.

2. In originale il cast vocale era davvero All Star: Val Kilmer (Mosè/Dio), Ralph Fiennes (Ramses II), Michelle Pfeiffer (Zippora), Sandra Bullock (Miriam), Jeff Goldblum (Aronne), Danny Glover (Jetro), Patrick Stewart (Seti I), Helen Mirren (Tuya), Steve Martin (Hotep) e Martin Short (Hoy).

3. Jeffrey Katzenberg voleva già realizzare una versione animata de “I dieci comandamenti” mentre lavorava alla Disney, ma il suo progetto non venne mai appoggiato. Quando fondò la Dreamworks con Spielberg e Geffen, fu proprio il regista di “E.T” a spronarlo a realizzarlo.

4. Katzenberg fece creare Mosè con i suoi lineamenti, mentre per realizzare il faraone Ramses II si ispirò a Michael Eisner, l’amministratore della Disney che aveva bocciato il suo progetto.

5. La computer grafica venne utilizzata per l’apertura del Mar Rosso e le dieci piaghe d’Egitto.

6. L’editor del suono Lon Bender diede l’idea di dare la stessa voce di Mosè anche a Dio, per rendere al meglio l’armonia fra i due. Inizialmente si era pensato di mostrare Dio come un bambino o una donna ma poi l’idea venne scartata.

7. Per mantenere inizialmente il segreto sulla realizzazione del film, la pellicola fu chiamata con il titolo: “Edgar Allan”. Questo è un gioco di parole sul famoso poeta Edgar Allan Poe, dove POE è l’acronimo di “Prince of Egypt”.

8. Il film vinse l’Oscar per la miglior canzone “When you Believe” cantata da Whitney Houston e Mariah Carey.

9. Hans Zimmer ha composto la colonna sonora.

10. Incassò 218 milioni a fronte di 70 di spesa e fu il film d’animazione non Disney più redditizio di sempre fino a “I Simpson” (2007).

11. Il team di animazione comprendeva 350 artisti di 34 diverse nazioni per rendere al meglio le etnie dei diversi personaggi.

12. Nel 2000 venne realizzato il prequel, “Giuseppe – Il re dei sogni” solo per il mercato Home Video.

/ 12 Curiosità Disneyane su “Koda, fratello orso” (2003)

1. All’inizio Denahi doveva essere il padre di Kenai; in seguito divenne il fratello.

2. In un primo tempo la guida di Kenai doveva essere un orso di nome Grizz (divenuto Tug) e doveva essere doppiato da Michael Clarke Duncan (doppiatore di Tug) ma si preferì sostituirlo con Koda.

3. Kenai in originale è doppiato da Joaquin Phoenix.

4. Furono gli stessi registi del film a chiedere a Phil Collins di utilizzare per la colonna sonora strumenti che avessero un suono primitivo in quanto più aderenti al film.

5. Phil Collins voleva che la canzone “Spiriti degli antichi eroi” fosse cantata da Laura Pausini. La produzione invece ingaggiò Tina Turner.

6. Le battute “Non mi importa niente della volta in cui tu e Pukky avete trovato… che so… la pigna più grande di tutte” e ” Prima di tutto si chiama Bucky, non Pukky. E secondo non era una pigna, era un pinolo ed era enorme. Anche più grosso del tuo testone vuoto” non erano previste nel copione: si tratta di un’improvvisazione di Phoenix alle prese in giro, in sala di doppiaggio, di Jeremy Suarez (doppiatore di Koda).

7. Sitka è il primo personaggio Disney che si lascia morire. Lo fa per salvare i fratelli.

8. Inizialmente si era pensato di realizzare una serie spin-off su Rocco e Fiocco, ma alla fine non se ne fece più niente.

9. Il film ebbe un buon successo con 250 milioni di dollari di incasso nel mondo a fronte di 46 di budget.

10. Il lungometraggio venne realizzato dallo stesso team di “Mulan” e “Lilo & Stitch” negli studi Disney in Florida

11. Nel 2006 è uscito il sequel “Koda, fratello orso 2” direttamente per il mercato Home Video. In realtà era il pilot della serie su Rocco e Fiocco mai realizzata. Nel sequel la voce di Kenai è di Patrick Dempsey.

12. Venne candidato agli Oscar 2004 ma venne battuto da “Alla ricerca di Nemo”. Alex Polidori nella versione italiana ha doppiato sia Koda che Nemo.

/ 15 curiosità Disneyane su “Il pianeta del tesoro” (2002)

1. È il terzo adattamento del romanzo “L’isola del tesoro” del 1883 di Robert Louis Stevenson distribuito dalla Disney, dopo l’omonimo film del 1950 e “I Muppet nell’isola del tesoro” del 1996.

2. Inizialmente il titolo era “Treasure Island in Space”

3. I registi Ron Clements e John Musker cercarono di convincere la Disney a realizzare il progetto già nel 1985, mentre inziavano a lavorare a “La sirenetta”. Michael Eisner, l’allora C.E.O. della Disney, bocciò il progetto, in quanto sapeva che la Paramount Pictures stava sviluppando un sequel di Star Trek ispirato a L’isola del tesoro (che alla fine venne comunque cancellato).

4. Solo dopo i successi dei due registi: “La Sirenetta”, “Aladdin” e l’uscita di “Hercules”, Roy E.  Disney in persona diede il via libera al progetto de “Il pianeta del tesoro”.

5. Il film fu un flop colossale, con 140 milioni di budget ne incassò solo 110 nel mondo. In seguito è stato inserito nella lista dei film più sottovalutati di sempre, insieme ad “Atlantis – L’impero perduto”

6. Il riferimento principale per il personaggio di Jim Hawkins era James Dean.

7. Il film è realizzato per il 70% in tecnica tradizionale e il 30% in CGI. Sedici animatori si occuparono di Jim Hawkins e dodici si occuparono di John Silver.

8. Inizialmente per testare i movimenti di  John Silver si presero le animazioni di Capitan Uncino del film Disney “Peter Pan” e al posto dell’uncino venne messo il braccio cyborg.

9. Lo scarso risultato al botteghino spinse infine l’allora presidente delle produzioni animate, Thomas Schumacher, a cancellare la produzione di un sequel che il team stava già valutando, così come venne cancellata una serie televisiva che avrebbe dovuto ampliarne l’universo.

10. La canzone principale del film, “I’m still here” fu scritta ed interpretata da John Rzeznik dei “Goo Goo Dolls”. In italiano venne cantata da Max Pezzali con il titolo “Ci sono anch’io”.

11. Molti dei volti degli alieni che si vedono sono caricature degli animatori.

12. L’idea iniziale era di fare un musical ma alla fine venne scartata.

13. In originale fra i doppiatori possiamo trovare attori famosi come: Joseph Gordon Levitt (Jim), Emma Thompson (Amelia), Martin Short (B.E.N), Michael Wincott (Scroop) e Laurie Metcalf (Sarah Hawkins)

14. La storia dell’avventura di Jim Hawkins continua nel videogioco “Il pianeta del tesoro: Battaglia su Procyon”.

15. Il film venne comunque candidato all’Oscar nella sua categoria ma venne battuto da “La città incantata” di Hayao Miyazaki.

/ 10 divertenti curiosità su “Dragon Trainer” (2010)

1. Tratto dal libro “Come addestrare un drago” scritto nel 2003 da Cressida Cowell. Esistono ben dodici libri di questa saga letteraria.

2. Nei libri Sdentato è un drago misterioso di cui nessuno conosce la razza, anche se Gambedipesce lo definisce un “Sogno ad occhi aperti”. Nei film, invece, è una Furia Buia. Anche l’aspetto è molto diverso. Nei libri è un piccolo drago alato verde con striature rosse sulle ali (l’aspetto nei film viene attribuito al drago “Terribile Terrore”), nei film è un drago più grosso e nero.

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