1. La storia è liberamente tratta dai romanzi di Jules Verne: “Due anni di vacanze”, “Ventimila leghe sotto i mari”, “Cinque settimane in pallone” e “L’isola misteriosa”.
2. Negli anni 70 Hayao Miyazaki venne ingaggiato per realizzare il progetto. Dopo diverso tempo però si decise di non proseguire e così il maestro Miyazaki in seguito utilizzò diverse idee nel suo “Conan” e in “Laputa – Castello del cielo”.
Il cane Hachi, questo il suo vero nome che in Giapponese significa 8, un numero considerato benaugurante, nacque il 10 novembre 1923 a Ōdate nella prefettura di Akita. A due mesi venne adottato dal professore dell’Università Imperiale di Tokyo, Hidesaburō Ueno.
1. Il film uscì in contemporanea con il libro omonimo, sempre scritto dal regista Makoto Shinkai durante la produzione durata due anni.
2. Nel 2017 è diventato l’anime con il maggior incasso di tutti i tempi in Giappone superando “La città incantata” di Hayao Miyazaki.
3. Shinkai ha tratto ispirazione da diverse opere precedenti di altri autori, fra cui “Boku wa Mari no naka” di Shūzō Oshimi, “Ranma ½” di Rumiko Takahashi, “Torikaebaya Monogatari” (un romanzo giapponese del Periodo Heian) e il racconto “La cassetta di sicurezza”, di Greg Egan, presente nella raccolta “Axiomatic”.
1. Il titolo originale è: “Sen to Chihiro no Kamikakushi”. In italiano risulterebbe come “La sparizione causata dai Kami di Sen e Chihiro”. I Kami sono oggetti fondamentali per la venerazione della fede shintoista.
2. Il film ha vinto l’orso d’oro per Miglior Film a Berlino (caso unico per un anime giapponese) e l’Oscar per il Miglior Film d’animazione nel 2003.
3. Quando uscì divenne il film giapponese con il maggior incasso nel mondo della storia (330 milioni di dollari).
Ad un passo dalla notte degli Oscar non potevo non guardare il film più premiato in assoluto della stagione cinematografica e candidato a Miglior Film (primo lungometraggio Giapponese della storia), Miglior Regia, Miglior film internazionale e Miglior sceneggiatura non originale.
“Drive My Car” racconta di un attore e regista teatrale dall’animo inquieto, dopo aver subito nella vita diversi traumi che ne hanno segnato l’esistenza.