SHARON STONE

Nasce in Pennsylvania da due operai.
Ha due fratelli e una sorella.
Da ragazza vince tutti i concorsi di bellezza a cui partecipa e così a 19 anni ha già un contratto da modella professionista.
Diventa anche un volto noto della pubblicità per il pubblico statunitense.
Nel 1980 debutta al cinema con una piccola parte in “Stardust Memories” di Woody Allen.
Nel 1983 viene scelta per il ruolo femminile principale in “Indiana Jones e il tempio maledetto” ma all’ultimo le viene preferita Kate Capshaw, poi divenuta moglie di Steven Spielberg.
Nel 1984 appare nella serie più seguita dell’epoca negli Stati Uniti “Magnum P.I”.
Recita in diversi film a fine anni 80 con successi alterni.
Nel 1990 si mette in luce a fianco di Arnold Schwarzenegger in “Atto di forza” per poi posare per Playboy.
Si salva nello stesso anno da un pauroso incidente automobilistico, riportando parecchie fratture.
Tornata in pista recita in ben cinque film nel 1991, per poi diventare una star con il ruolo della femme fatale in “Basic Instinct”.
Geena Davis aveva rifiutato il ruolo perché troppo audace.
Crede molto nel film “Pronti a morire” (1995) tanto da imporre Russell Crowe come protagonista, quando ancora era sconosciuto in America.
Il film sarà un flop.
Nel 1996 viene nominata all’Oscar per “Casinò” di Martin Scorsese e vince il Golden Globe.
Nel 2001 viene colpita da un aneurisma che la riduce in fin di vita.
Dopo il buco nell’acqua con “Catwoman” (2004) vince il premio Emmy per la serie tv “The Practice”.
Dopo anni di produzione esce nel 2006 “Basic Instinct 2” in cui la Stone vuole emulare i fasti del primo film ma la critica e il pubblico lo stroncano.
Vince il poco lusinghiero Razzie Award come peggior attrice.
Praticamente ogni anno escono film con lei presente nel cast o serie tv dove spesso interpreta la guest star.
Nel 2020 è molto apprezzata la sua prova nella serie tv Netflix “Ratched”.
Dal 1984 al 1987 è stata sposata con un produttore televisivo.
Nel 2004 ha un infarto dopo il divorzio dal secondo marito.
Ha tre figli adottivi.
Ha un Q.I di 154 ma come erroneamente si è pensato per anni non ha mai fatto parte del “Mensa”.