RECENSIONE: Spider-Man- No Way Home (2021)

Recensione velocissima e senza spoiler di “Spider-Man: No Way Home”.
Parto subito dalle cose positive: tutta la seconda parte!
Questo è quello che volevo vedere da tanto tempo nei nuovi film dell’uomo ragno.
Lo stile, il mood, quello che accade ai personaggi; mi ha fatto provare davvero forti emozioni e coinvolto appieno, come mai prima in questa nuova trilogia.
La nota dolente è che nella prima parte si è seguita troppo la linea degli altri due film, che non avevo amato tantissimo, soprattutto il secondo (salvato solo da Mysterio), e quindi troppe battutine e situazioni un po’ così così.
Ma ripeto, la seconda parte mi ha davvero colpito e so che lo farà anche a tanti di voi.
Non aggiungo altro ma ci sarebbe tantissimo altro da dire.

CURIOSITÀ CineComics

LO SAPEVI CHE?

Hugh Jackman girò otto volte il suo cameo in “X-Men: L’inizio” (2011).
Per sette volte disse la battuta giusta “F#ck Off” mentre l’ottava fu più pesante con un bel “Go f#ck yourself”.
McAvoy e Fassbender non se l’aspettavano proprio e trattennero a stento le risate.
Così vista la spontaneità dei tre, il regista decise di tenere questa scena nel girato finale.
Jackman accettò il cameo a patto che la sua battuta fosse l’unica parolaccia di tutto il film.
Da quel momento in poi tutti i film della saga dei mutanti hanno almeno un personaggio che la pronuncia!

RECENSIONE: Il Potere del Cane (2021)

Non sapevo assolutamente nulla di questo film.
A parte il cast di prim’ordine e la regia di Jane Campion.
Poi ovviamente mi sono incuriosito dopo aver visto che è stato nominato a 7 Golden Globe (Ne ha vinti 3 ieri:”Film Drammatico, Regia e Attore non protagonista”) e che la Campion si è portata a casa il premio per la regia a Venezia.
Al primo impatto pensavo di trovarmi davanti un classico western e invece è davvero tutt’altro.
Un’opera che scava nell’animo umano di ogni personaggio e che mette in risalto le loro forze e debolezze.
Il personaggio interpretato da Benedict Cumberbatch (sempre straordinario) si mostra al mondo in un modo ma dentro di sé ha una terribile battaglia interiore su quello che è realmente.
Un grande plauso anche a una Kirsten Dunst davvero convincente nel ruolo di una madre che sta piano piano scivolando dentro ad un abisso, e a Kodi Smit-McPhee.
La sua parte è davvero quella con più sfaccettature e che ci fa rivalutare completamente la trama del film diverse volte durante la visione.
Penso che questi tre attori possano avere grandi possibilità per gli Oscar di quest’anno come la Campion per la regia.
Una regia fatta di grandi spazi aperti e poi subito dopo inquadrature ravvicinate e intime.
Un film difficile, di certo non per tutti, che alla fine lascia davvero un segno a chi è riuscito a coglierne i significati.

RECENSIONE: Don’t look up (2021)

Questo è il genere di film in cui ridi, a volte anche di gusto, e poi inizi a pensare “Ma perché c@zzo sto ridendo”!?.
Un’opera quella di McKay, che con il suo solito stile ci sbatte in faccia quello che è diventata la nostra società.
Tanti personaggi volutamente super esagerati o stereotipati ma alla fine il messaggio è quello che conta, e penso che si capisca forte e chiaro.
Basta avere un filo di intelligenza.
L’idea della cometa che si sta per abbattere sulla terra, in fase di scrittura rappresentava il cambiamento climatico che sempre più velocemente sta distruggendo la terra (e noi non stiamo facendo nulla per salvaguardarla) ma ora può rappresentare benissimo la pandemia.
Se nel 2006 il film “Idiocracy” ci mostrava come il mondo sarebbe diventato nel futuro, governato e popolato da totali imbecilli, questo film invece ci mostra che quel futuro è adesso e ormai ci possiamo fare ben poco… solo una cometa può migliorare le cose.
Facendoci estinguere.

CURIOSITÀ PIRATI

LO SAPEVI CHE?

La saga dei “Pirati dei Caraibi” è uno dei rari casi in cui l’ispirazione per la realizzazione è stata presa da una attrazione già esistente a Disneyland dagli anni 60.
Prima che venisse realizzato il primo film della saga nel 2003 negli anni 90 era già stata scritta una sceneggiatura e alla regia del possibile progetto c’era Steven Spielberg.
Spielberg voleva per il cast principale Steve Martin, Bill Murray e nei panni di Jack Sparrow… Robin Williams!
Alla fine la Disney pensò che l’idea non fosse affatto buona e il lungometraggio non venne realizzato.
Quando l’idea venne ripresa e la sceneggiatura riscritta, nel ruolo del protagonista prima di Depp vennero contattati Jim Carrey, Hugh Jackman e Robert De Niro.
De Niro rifiutò perché sicuro che fosse un flop annunciato… e si sbagliò di grosso!
Il film incassò 654 milioni di dollari!!!
Depp venne anche candidato all’Oscar.