
Che dire, UNA BOMBA!
Questo incredibile prequel ha tutto quello che ci ha fatto innamorare della saga di Hunger Games: azione, tattica, astuzia, spettacolo, amore, pietà, violenza. Da grande amante dei libri ho super apprezzato l’introduzione sulla rivolta dei distretti, per aiutarci a capire come gli abitanti di Capitol City abbiano vissuto il periodo dei “Giorni Bui” e come di conseguenza abbiano sviluppato l’odio e il disprezzo che li porta ad imporre e amare gli Hunger Games.

Ho adorato come hanno caratterizzato il giovane Coriolanus e la sua lenta evoluzione psicologica che l’ha portato a diventare il sadico e tirannico Presidente Snow che tanto abbiamo odiato nella saga principale, come pure ho amato Lucy Gray e la sua splendida voce, che hanno dato al film una colonna sonora sofferta e malinconica.
Anche Viola Davis ha reso perfettamente la sua dottoressa Gaul, cattiva che più cattiva non si può, con una mente scientifica e perfida a tratti davvero inquietante nella calcolata metodicità della sua follia omicida.

Se proprio devo fare una critica speravo che dessero più spazio a Peter Dinklage e al suo morfaminomane decano Highbottom, che non è tanto sadico e mentalmente instabile come invece viene descritto nel libro ma sembra più un animo spezzato in un contesto crudele (che ci sta eh, ma nel libro faceva davvero paura!).

Nel complesso è un film molto ben fatto e sviluppato, che mi ha tenuto incollata alla poltroncina senza fiatare per tutta la sua lunga durata e che non mi è mai sembrato scontato o banale. Gico non ha apprezzato al 100% l’ultima parte, a detta sua un po’ lenta, ma non vi preoccupate che dopo 15minuti di spiegone gli ho fatto cambiare idea 😆