
1. Il film d’animazione è tratto dal romanzo omonimo del 1986 scritto da Diana Wynne Jones. L’opera di Miyazaki cambia sensibilmente gran parte della trama originale.
2. Miyazaki ebbe l’ispirazione per il design finale del film dopo aver visitato il mercato di Natale di Strasburgo in Francia.

3. Miyazaki voleva solo occuparsi della sceneggiatura inizialmente e affidare la regia a Mamoru Hosoda ma i vertici dello Studio Ghibli non presero in considerazione un altro regista all’infuori di Hayao.
4. Il cineasta giapponese trovò forti ispirazioni per la costruzione del maniero di Howl nei lavori futuristi di Albert Robida, mentre per l’ambientazione nell’architettura degli edifici storici di Colmar e di Riquewihr, nell’Alsazia Francese. In un’intervista affermò inoltre che un forte impatto per la creazione dell’opera gli venne dato anche dalla Guerra in Iraq, evento che lo turbò profondamente e per questo inserì nel lungometraggio una possibile guerra incombente.

5. Per realizzare il lungometraggio vennero unite tecniche digitali e disegno a mano.
6. Per animare il castello vennero utilizzati circa 1.400 disegni fatti a mano e colorati con l’acrilico, poi trasportati al PC tramite uno scanner e poi montati su un modello tridimensionale.

7. Christian Bale rimase così colpito da “La città incantata” di Miyazaki che volle a tutti costi doppiare il protagonista Howl in questo film.

8. Miyazaki nell’estate del 2004 volò in Inghilterra per far vedere il lungometraggio in anteprima all’autrice del libro omonimo Diana Wynne Jones. In Gran Bretagna il film sarebbe poi uscito solamente un anno dopo.
9. La maga Suliman, negromante di corte e antica maestra di Howl, è l’unione di due personaggi del libro: il mago di corte Suliman e la signora Pentstemmon, maestra di Howl.

10. Il film incassò ben 235 milioni di dollari nel mondo a fronte di un budget di 24 milioni. Venne candidato anche all’Oscar nella sua categoria ma venne sconfitto da “Wallace e Gromit – La maledizione del coniglio mannaro”.