
1. Il film è liberamente tratto dal romanzo del 1927 “OIL!” di Upton Sinclair.
2. Paul Thomas Anderson stava scrivendo una sceneggiatura su due famiglie in lotta ma non riusciva a trovare l’ispirazione giusta. Quando lesse quasi per caso il romanzo di Upton Sinclair rimase affascinato e contattò il giornalista Eric Schlosser, autore di “Fast Food Nation”, che ne possedeva i diritti, chiedendogli di poterne realizzare un film.

3. Anderson scrisse parte della sceneggiatura sulle prime 150 pagine e a quel punto capì che la trama stava evolvendo e c’era ormai rimasto poco dell’essenza del libro di Sinclair, così decise di cambiare il titolo da “OIL!” a “There Will Be Blood” (Ci sarà del sangue). Inviò parte della sceneggiatura a Daniel Day-Lewis che accettò subito di collaborare al lungometraggio senza sapere come sarebbe evoluta la trama.
4. Anderson ha detto che la battuta nella scena finale, “Bevo il tuo frullato!”, è stata parafrasata da una citazione dell’ex Segretario degli Interni e senatore degli Stati Uniti del New Mexico, Albert Fall, parlando prima di un’indagine del Congresso sullo Scandalo Teapot Dome. Anderson si è detto affascinato “nel vedere quella parola [“milkshake”] tra tutte queste testimonianze e terminologie ufficiali” per spiegare il complicato processo di drenaggio del petrolio.

5. Durante le prove tecniche della scena in cui esplode un pozzo petrolifero e fiamme e fumo si liberano verso il cielo, i vicini di set dovettero interrompere le riprese del loro film perché la nuvola di fumo si spostò verso di loro e così annullarono l’intera giornata lavorativa. I vicini erano i fratelli Coen, che stavano girando “Non è un paese per vecchi”.
6. Daniel Day-Lewis iniziò a lavorare sul proprio personaggio ascoltando registrazioni dalla fine del XIX secolo al 1927 e guardando il film del 1948 “The Treasure of the Sierra Madre”, inclusi documentari sul suo regista, John Huston. Ha anche letto le lettere dei lavoratori e ha studiato le fotografie dell’epoca. Si è documentato anche sul magnate del petrolio Edward Doheny, su cui il libro di Sinclair è vagamente basato. Decise di voler imparare ad usare i vecchi macchinari petroliferi e si ruppe una costola non volendo controfigure sul set.

7. Inizialmente Eli Sunday era interpretato da Kel O’Neill e Paul Dano aveva la piccola parte del fratello di Eli. Dopo due settimane di riprese Anderson licenziò O’Neill perché non lo riteneva all’altezza di Day-Lewis e chiese a Dano di cambiare parte e prepararsi alla svelta per il ruolo di Eli. Daniel e Paul dovettero così rigirare tutte le scene insieme.

8. Le riprese principali sono iniziate nel giugno 2006 in un ranch a Marfa, Texas, e sono durate tre mesi. Altre riprese in esterni si sono svolte a Los Angeles. Il film è stato girato utilizzando telecamere Panavision XL 35 mm equipaggiate principalmente con Panavision serie C e obiettivi anamorfici ad alta velocità. Anderson ha cercato di girare la sceneggiatura in sequenza con la maggior parte dei set del ranch.
9. Le scene finali nella villa sono state girate nella Greystone Mansion a Beverly Hills, l’ex casa reale di Edward Doheny Jr.. Venne ristrutturata la sala con la pista da Bowling, che però era così stretta che solo il regista e pochi collaboratori potevano starci durante le riprese.

10. Il film è dedicato alla memoria del cineasta Robert Altman, morto durante il montaggio del film e idolo di Paul Thomas Anderson.
11. Anderson era un fan della musica dei Radiohead ed è rimasto impressionato dalla colonna sonora di Jonny Greenwood per il film “Bodysong”. Mentre scriveva la sceneggiatura di “There Will Be Blood”, Anderson ha ascoltato il pezzo orchestrale di Greenwood “Popcorn Superhet Receiver”, che lo ha spinto a chiedere a Greenwood di lavorare con lui. Dopo aver inizialmente accettato di scrivere la colonna sonora del film, Greenwood ha avuto dei dubbi e ha pensato di tirarsi indietro, ma la rassicurazione e l’entusiasmo di Anderson per il film lo hanno convinto a continuare. In tre settimane Greenwood compose la colonna sonora negli Abbey Road Studios
12. Il film venne nominato a 8 Oscar e ne vinse due (Miglior Attore Protagonista e Miglior Fotografia). Con un budget di 25 milioni ne incassò 76 nel mondo.
13. Nel 2016, il canale audio-televisivo britannico BBC ha compiuto un sondaggio tra 177 critici cinematografici da 36 paesi. Lo scopo è stato quello di individuare il più grande film del XXI secolo (tra quelli distribuiti in sala tra il 2000 e il 2015). Il film “Il petroliere” si è guadagnato il terzo posto in classifica, dopo “Mulholland Drive” (al primo posto) e “In the Mood for Love” (al secondo posto).
14. L’interpretazione di Daniel Day-Lewis, pluripremiata, è stata considerata una delle migliori di tutti i tempi… a mio parere la migliore!

15. Il film ha ispirato un’edizione speciale del gioco da tavolo “Monopoly”, che parafrasando il titolo originale della pellicola, “There Will Be Blood”, si chiama “There Will Be Monopoly: Bastard in a Basket Edition”. “Bastard in a Basket” è la frase con cui Daniel rivela al figlio di essere stato adottato.