
1- “E.T. l’extra-terrestre”e “Poltergeist” in principio erano in realtà un unico film.
Steven Spielberg aveva scritto il soggetto di un lungometraggio dal titolo “Night Skies”, dove una famiglia veniva terrorizzata da creature di un altro pianeta.
Alla fine decise però che aveva più senso farne due film, uno per famiglie e uno totalmente horror.
Dopo aver scelto di dirigere lui “E.T”, chiamò il regista di “Non aprite quella porta” per “Poltergeist”.
Ma in realtà Steven fu presente per tutti i giorni delle riprese e creò tutti gli storyboard.
2- Stephen King venne contattato per scrivere la sceneggiatura del film ma alla fine non venne trovato un accordo.

3. Heather O’Rourke nel 1980, a soli 5 anni, si trovava negli studi della MGM, perché sua sorella maggiore lavorava come ballerina nel film “Pennies from heaven”.
Steven Spielberg la vide nella sala mensa e pensò che potesse essere adatta al ruolo della bambina protagonista di “Poltergeist”.
4. Drew Barrymore fece il provino per la parte della piccola protagonista ma anche se non venne presa, venne poi ingaggiata da Spielberg per “E.T”, girato nello stesso periodo.

5. Gli scheletri nella scena della piscina erano veri e non di plastica, perché costavano meno!

6. Il regista Tobe Hooper sostiene di aver avuto esperienze con dei poltergeist quando era giovane. Durante la sua adolescenza, Hooper perse il padre, e dopo la sua morte Hooper aveva la sensazione di sentire “porte che si spalancavano, piatti che volavano per la casa, ed altri bizzarri avvenimenti”. Il regista commentò che questi avvenimenti sono stati la sua ispirazione per il film.
7. Anche se è uno degli horror più famosi di tutti i tempi, nel film non muore nessuno…tranne il canarino.
8. Nella realtà invece il film è stato considerato maledetto per diversi eventi luttuosi legati all’opera e ai suoi sequel: Dominique Dunn (Dana) è morta a 22 anni, poco dopo l’uscita del film, strangolata dal suo ex-fidanzato. Heather O’Rourke (Carol Anne) è morta a soli 12 anni per complicazioni dovute alla giardiasi poco prima dell’uscita del terzo film della saga (approfondimento in un altro articolo nel sito). L’attore Julian Beck, morto il 14 settembre 1985 a 60 anni per un tumore allo stomaco. Di conseguenza, nel terzo film, il suo personaggio Henry Kane è stato interpretato da un altro attore, Nathan Davis. L’attore Will Sampson (Taylor nel sequel), morto il 3 giugno 1987 a 53 anni a causa di un’insufficienza renale seguita a un doppio trapianto cuore-polmoni. Il regista Brian Gibson, che ha diretto “Poltergeist II – L’altra dimensione”, è morto il 4 gennaio 2004 a 59 anni per una forma di cancro. L’attore Lou Perry (Pugsley), morto il 1º aprile 2009 a 67 anni nella sua casa di Austin, Texas. Fu ucciso con un’ascia da un ex-galeotto.
9. Nella sequenza in cui uno dei due studiosi di parapsicologia si strappa letteralmente la faccia davanti allo specchio del bagno, le mani inquadrate sono quelle di Steven Spielberg.
10. H.R. Giger sviluppò alcuni effetti speciali per il film, e ne furono utilizzati solo un paio. L’artista, che aveva collaborato anche per “Alien”, alla fine non fu per niente soddisfatto di come erano state utilizzate le sue creazioni.

11. Sono stati girati successivamente due sequel: “Poltergeist II – L’altra dimensione” (1986) e “Poltergeist III – Ci risiamo” (1988); nel 1996 è stata realizzata la serie televisiva” Poltergeist”, non riconducibile però a questa trilogia degli anni ottanta. Nel 2015 è uscito il remake omonimo prodotto da Sam Raimi.
12. La frase iconica “SONO QUI!”è stata inserita nel 2005 nella lista delle cento migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi stilata dall’American Film Institute.