12 Curiosità su “Attrazione Fatale” (1987)

1. Brian De Palma doveva dirigere il film ma alla fine abbandonò il progetto per “Gli intoccabili”. Venne sostituito da Adrian Lyne (Flashdance, 9 settimane e mezzo, Proposta Indecente).

2. La figura della Stalker Alex Forrest, interpretata da Glenn Close, è stata inserita al 7º posto nella lista dei personaggi più cattivi della storia del cinema.

3. Glenn Close non era la prima scelta per il ruolo di Alex, perché ritenuta poco sexy, ma al provino si presentò con un vestito attillato nero, i capelli sciolti e un tono di voce che fece cambiare idea immediatamente ai produttori.

4. Il film con appena 14 milioni di Budget ne incassò 320 nel mondo e fu candidato a sei Oscar.

5. Glenn Close possiede ancora il coltello del film, in realtà è fatto di legno e cartone.

6. Il disturbo mentale di cui il personaggio di Alex Forrest soffre nel film si chiama Sindrome di Clérambault. Chi ne è affetto non riesce ad accettare di essere rifiutato in amore e comincia ad avere comportamenti ossessivi e spesso violenti.

7. Sharon Stone fece il provino per la parte di Alex.

8. Negli Stati Uniti il termine “bunny boiler” indica una persona vendicativa e violenta nei confronti di un ex partner, ed è nato proprio dopo l’uscita di questo film, vista la famosa scena del coniglio in pentola…

9. Nel finale originale Alex si suicidava ma al pubblico di prova non piacque e così venne cambiato con il suo assassinio da parte dei coniugi Gallagher.

10. Glenn Close ha raccontato che molte donne le dicono che ha salvato il loro matrimonio con il suo personaggio…

11. Adrian Lyne decise all’ultimo di spostare la scena di sesso proibito fra Douglas e la Close dalla camera da letto al lavello della cucina, perché secondo lui più in linea con i personaggi.

12. A Maggio uscirà su Paramount+ la miniserie “Attrazione Fatale” con Joshua Jackson e Lizzy Caplan nei ruoli di Michael Douglas e Glenn Close.

15 bollenti curiosità su “Basic Instinct” (1992)

1. Joe Eszterhas scrisse la sceneggiatura in sei giorni nel 1980. La Carolco Pictures sborsò ben 3 milioni di dollari per comprarne i diritti.

2. La Stone ha rivelato che la famosa scena dell’interrogatorio venne girata a tradimento dal regista Verhoeven: secondo lei, il regista le avrebbe chiesto di togliere le mutandine bianche perché troppo evidenziate nella cinepresa, promettendole che non si sarebbe visto nulla; tuttavia alla prima al Festival di Cannes, quando la Stone vide la scena, sentendosi tradita s’avvicinò al regista e lo schiaffeggiò.

3. Michael Douglas voleva Kim Basinger per la parte della coprotagonista, ma lei rifiutò. Alla fine dopo che anche Julia Roberts declinò, venne ingaggiata la quasi sconosciuta Sharon Stone che due anni prima aveva lavorato con il regista in “Atto di Forza”.

4. Michael Douglas rifiutò di girare una scena di nudo frontale e una scena con un rapporto a tre.

5. La scena di sesso più lunga fra i due protagonisti venne girata in cinque giorni.

6. Tutti i vestiti sono stati realizzati da Nino Cerruti.

7. Douglas volle mettere nero su bianco nel contratto che il suo personaggio non fosse bisex.

8. A Joe Eszterhas fu diagnosticato un cancro alla gola anni dopo l’uscita nelle sale della pellicola. A tal proposito chiese pubblicamente scusa per l’uso invitante e provocatorio delle sigarette nel film.

9. Brad Pitt, Tom Cruise, Ray Liotta e Patrick Swayze fecero il provino per la parte di Nick Curran.

10. Il personaggio di Catherine si ispira a una ballerina conosciuta dallo sceneggiatore a Dayton con cui ha trascorso una notte in albergo. Dopo un rapporto sessuale, lei ha tirato fuori una pistola e lo ha minacciato dicendo che era stanca di essere usata dagli uomini.

11. La Stone venne pagata 500.000 dollari per la parte mentre Michael Douglas ben 15 milioni di dollari!

12. La Stone venne candidata al Golden Globe e il film anche a due Oscar (Montaggio e colonna sonora)

13. Nonostante le aspre critiche il film ebbe un enorme successo con 352 milioni di dollari di incasso a fronte di 49 di spesa.

14. La fotografia del film venne curata dal regista Jan de Bont (Speed, Twister).

15. Nel 2006 uscì il sequel che incassò la metà dei 70 milioni spesi per realizzarlo, rendendolo un flop clamoroso! Vinse anche quattro dei pochi lusinghieri Razzie Awards.