/ 20 Curiosità su “Chi ha incastrato Roger Rabbit” (1988)

1. Il film è ispirato dal romanzo di Gary Wolf “Who Censored Roger Rabbit?”. Wolf in seguito ha scritto un secondo romanzo dove i protagonisti sono più simili alle loro controparti cinematografiche che non al primo libro. I libri e il film hanno tre storie ben distinte.

2. Nel 1983 la Disney voleva già portare sul grande schermo il romanzo di Wolf e mise a capo del progetto l’animatore Darrell Van Citters. Dopo diverse prove il progetto venne accantonato, solo in seguito arrivò Spielberg come produttore e Zemeckis alla regia, che stravolse il design dei personaggi e li rese come li abbiamo sempre visti nel film. (Ne parlo meglio in un altro articolo nel sito)

3. L’accordo fra la Warner Bros. e la Disney prevedeva che i rispettivi personaggi comparissero sullo schermo per la medesima durata e avessero le stesse quantità di battute.
Doveva essere anche rispettata l’importanza del personaggio, quindi per fare un esempio, se c’era in scena Paperino doveva esserci Duffy o se c’era Topolino doveva esserci Bugs Bunny. Altri personaggi invece sono stati creati apposta per il film.

4. Il figlio piccolo di Bob Hoskins non parlò con il padre per settimane dopo l’uscita del film, perché aveva lavorato con Bugs Bunny e non glielo aveva presentato!

5. Il tunnel che porta a Cartoonia è lo stesso dell’inseguimento fra Marty e Biff in “Ritorno al Futuro – parte II”
Si trova a Griffith Park, Hollywood, Los Angeles!
Entrambi i film sono diretti da Robert Zemeckis e interpretati da Christopher Lloyd.

6. Charles Fleischer, la voce originale di Roger Rabbit, volle vestirsi come Roger, per rimanere sempre nel personaggio durante il periodo del suo lavoro sul set. Quando i produttori di altri film realizzati li accanto, lo vedevano, pensavano che il trucco e gli effetti visivi del film fossero davvero pessimi.

7. La voce di Jessica Rabbit udibile nei dialoghi è quella dell’attrice Kathleen Turner. Quando invece si esibisce al club “Inchiostro e Tempera”, il canto è opera di Amy Irving.

8. Bill Murray era la prima scelta per Eddie Valiant ma nessuno riuscì a contattarlo (come sapete Bill non ha un agente e ascolta le proposte che gli arrivano sulla segreteria telefonica, sempre se ne ha voglia). Così venne ingaggiato Bob Hoskins. Murray si “mangiò le mani” quando lo scopri in seguito.

9. Per la parte di Valiant erano stati anche considerati: Harrison Ford, Eddie Murphy, Jack Nicholson, Robert Redford, Sylvester Stallone e Ed Harris. A Robin Williams invece vennero offerte sia la parte di Eddie Valiant che quella del giudice Morton. Ma non accettò.

10. Tim Curry arrivò a fare il provino per il giudice Morton ma Spielberg e Zemeckis lo trovarono troppo terrificante anche per un ruolo del genere. Alla fine Zemeckis si decise ad assegnare la parte al suo “Doc Brown” Christopher Lloyd.

11. Si decise di non mettere il “?” alla fine del titolo, presente invece in quello originale del romanzo, perché nel mondo dello spettacolo si pensava che i titoli “interrogativi” portassero male al botteghino.

12. La celebre frase pronunciata da Jessica Rabbit (“Io non sono cattiva, è che mi disegnano così”) è stata inserita tra le 100 migliori battute di tutti i tempi.

13. Visto che durante le riprese Hoskins non sapeva che aspetto avesse Jessica, Zemeckis gli disse di pensare alla sua fantasia sessuale ideale. Guardando il film Bob disse che Jessica era decisamente molto più sexy di quanto potesse immaginare.

14. Trecentoventisei animatori hanno lavorato a tempo pieno al film, supervisionati da Richard Williams. Vennero realizzati oltre un milione di disegni.

15. Roger Rabbit indossa una tuta stile Pippo, i guanti di Topolino e il farfallino di Porky Pig.

16. Jessica si ispira a Rita Hayworth, a Veronica Lake e a Lauren Bacall.

17. Gli sceneggiatori si sono ispirati per la trama allo stile del film “Chinatown” (1974) e ad un seguito mai realizzato dal titolo “Cloverleaf”.

18. Quando Eddie entra a Cartoonia si trasformava anche lui in un cartone. Gli animatori ci lavorarono per sei settimane ma poi Zemeckis cambiò idea e le scene non vennero utilizzate.

19. In una delle prime versioni della sceneggiatura, il giudice Morton era indicato come colui che uccise la madre di Bambi.

20. Il film ebbe un costo di 70 milioni di dollari ma venne ripagato con 330 milioni di incasso e tre Oscar (effetti visivi, montaggio e montaggio sonoro) e anche un Oscar speciale per la direzione artistica.

Bonus: Nel 2013 venne confermata la realizzazione di un sequel del film, anche se Zemeckis probabilmente non ne avrebbe fatto parte. La morte di Bob Hoskins nel 2014 cancellò definitivamente il progetto.