RECENSIONE: tick, tick… BOOM! (2021)

Jonathan Larson è stato un compositore e drammaturgo, autore del capolavoro musical “RENT” (rimasto in cartellone per 12 anni a Broadway)
Vincitore di due Tony Award (Oscar teatrale) e un premio pulitzer per la drammaturgia.
Ma Jonathan questo non lo ha mai saputo, perché è morto a pochi giorni dal compiere 36 anni per una dissezione aortica, il 25 Gennaio 1996… il giorno della premiere di “RENT”.

Questo film musical non è una biografia di Larson ma proprio lo spettacolo “tick, tick… BOOM!” portato in scena nei primi anni 90, in cui con solo un pianoforte e una band ad accompagnarlo, raccontava una storia molto autobiografica della sua frustrazione per non aver ancora raggiunto la fama ormai alla soglia dei 30 anni e degli otto anni in cui ha dedicato anima e corpo al musical “Superbia”.
Quello di Lin-Manuel Miranda (star del mondo musical, autore anche delle canzoni di “Encanto”), alla sua prima regia cinematografica, è stato un esperimento davvero difficile, perché rendere in immagini quello che Larson raccontava sul palco non era semplice ma lui ha azzardato e secondo me ha centrato appieno l’obiettivo!
Grazie soprattutto ad un Andrew Garfield davvero credibile nel ruolo del protagonista.
Garfield dall’inizio alla fine riesce a far trasparire ogni tipo di emozione e cambio di umore mentre recita, canta e balla.
Lui è diventato un tutt’uno con Larson e dopo il Golden Globe vinto, diventa uno dei favoriti agli Oscar.
Io non ho mai amato particolarmente i musical ma devo ammettere che questo mi ha preso parecchio ed emozionato.
Mi sono lasciato andare man mano che la storia procedeva e alla fine ero veramente commosso e colpito… soprattutto durante i titoli di coda.

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