
1. Dustin Hoffman voleva mollare dopo qualche settimana di riprese perché pensava di star facendo la sua peggior performance della carriera. Fu il regista Barry Levinson a riuscire a convincerlo a rimanere.
2. La figura del protagonista è ispirata a Kim Peek, che soffriva della “sindrome del Savant”. Peek riusciva a leggere un libro in meno di un’ora e lo ricordava a memoria. In vita ne aveva memorizzati circa 12.000, e in oltre imparava canzoni in un attimo e poi le riproduceva al pianoforte nel limite delle sue possibilità.
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