
1. Dustin Hoffman voleva mollare dopo qualche settimana di riprese perché pensava di star facendo la sua peggior performance della carriera. Fu il regista Barry Levinson a riuscire a convincerlo a rimanere.
2. La figura del protagonista è ispirata a Kim Peek, che soffriva della “sindrome del Savant”. Peek riusciva a leggere un libro in meno di un’ora e lo ricordava a memoria. In vita ne aveva memorizzati circa 12.000, e in oltre imparava canzoni in un attimo e poi le riproduceva al pianoforte nel limite delle sue possibilità.

3. Lo sceneggiatore Barry Morrow passò un periodo lungo con Kim Peek nel 1984 e la sceneggiatura nacque proprio in quella situazione e quando Morrow vinse l’Oscar per il film lo diede proprio a Peek, che lo tenne con sé fino alla morte nel 2009 a soli 58 anni.
4. Nella scena iniziale del film le prime quattro cifre presenti nel parabrezza dell’auto rossa, sono giorno, mese e anno di nascita di Tom Cruise (3/7/62).
5. Il film vinse quattro Oscar (Film, Regia,Attore protagonista e Sceneggiatura) e anche l’orso d’oro a Berlino. Per Dustin Hoffman fu il secondo Oscar dopo quello per “Kramer contro Kramer”.

6. Steven Spielberg doveva girare il film ma poi dovette abbandonare per la concomitanza delle riprese con “Indiana Jones e l’ultima crociata”.
7. Hoffman in principio poteva interpretare Charlie e Bill Murray Raymond, ma dopo che Dustin passò tanto tempo accanto a persone con diversi problemi psichiatrici in istituti specializzati, capì di voler a tutti i costi interpretare Raymond (con tante difficoltà come si può leggere nella prima curiosità) e al suo fianco venne scelto il giovane Tom Cruise appena diventato una star con “Top Gun”.

8. Il regista Barry Levinson compare in un cameo finale come medico fiscale.
9. Costato 25 milioni il film ne incassò ben 354 in tutto il mondo. Ma nel primo week end aveva racimolato solamente 6 milioni ma il passaparola lo fece diventare un successo.
10. Le compagnie aeree hanno censurato la scena dell’aeroporto, sui loro voli, visto che nel film Raymond elenca tutti gli incidenti avvenuti da ogni compagnia. L’unica a non farlo è stata la Qantas che, come dice il protagonista, veramente non ha mai avuto incidenti aerei.

11. La produzione mise delle telecamere nei casinò di Las Vegas per controllare che Hoffman non giocasse realmente a Black Jack fuori dalla riprese.
12. Secondo Hoffman il finale felice che la sceneggiatura aveva dato al protagonista, cioè che sarebbe rimasto con il fratello, era poco realistica e ottene che venisse cambiato e che Raymond tornasse nel centro psichiatrico.