
Ringrazio la “01Distribution” che facendomi partecipare all’anteprima, mi ha fatto scoprire questo piccolo, intenso e divertente film.
Spesso ci soffermiamo solo su grandi titoli, di grandi produzioni ma il cinema è fatto anche di piacevoli sorprese come questo.
A me piacciono sempre le opere prime, perché sono come una tela bianca per uno spettatore, non potendo paragonare l’opera ad un lavoro precedente di chi dirige e quindi si guarda il tutto in modo più leggero e meno critico.
La regista Giulia Louise Steigerwalt dopo una carriera da attrice si è concentrata molto su quella da sceneggiatrice e ora ha deciso di mettersi dietro la macchina da presa con questa opera corale, dove non c’è un vero e proprio protagonista, ma dove tutti compongono un tassello differente della vita dell’altro.
Mi è piaciuto che il film riesca a trattare con leggerezza momenti difficili in cui ognuno di noi potrebbe trovarsi, o si è già trovato, per mille motivi diversi e soprattutto in età diverse della proprio vita.
Ho trovato tutti gli attori davvero credibili nel trasmettere quello che stavano provando e nel mostrarci ogni loro debolezza, che però può essere trasformata anche in una forza per ripartire e fare quel passo in avanti o indietro, che darà un senso alla propria esistenza.
Nessuna opera prima è perfetta, anche i più grandi hanno affinato il proprio stile con il tempo, e questo film non fa eccezione, ma di sicuro il cuore e la passione che ci si mette fin dal proprio primo film ci fa capire quanto si ami il cinema… e la Steigerwalt di cuore e passione ne ha davvero un’infinità.