/ La vera storia che ispirò “V per Vendetta”

Nel febbraio del 1604 d.C. Giacomo I d’Inghilterra emanò un proclama col quale bandiva i preti cattolici dal paese. La decisione del sovrano britannico seminò ulteriore discordia in un contesto religioso molto instabile, lacerato da continui contrasti tra protestanti, cattolici e anglicani.

La reazione degli estremisti non si fece attendere: alcuni radicali cattolici, di cui Guy Fawkes divenne l’esponente più famoso, decisero di organizzare una congiura contro il Parlamento (la famosa “congiura delle polveri”). Il piano prevedeva di far saltare in aria la sede del potere, eliminando così la famiglia reale e i lord inglesi per dare inizio alla rivoluzione. Trentasei barili di polvere da sparo vennero nascosti in una cantina sotto l’aula del Parlamento, in attesa del 5 novembre 1605, il giorno prestabilito per la congiura. Ma uno dei cospiratori, temendo per la vita di suo cognato (un parlamentare che avrebbe dovuto partecipare alla seduta) decise di inviargli una lettera per metterlo in guardia. L’errore costò la riuscita del piano e la vita di tutti i congiurati: Guy Fawkes, che era stato incaricato di accendere la miccia, venne catturato e torturato per due giorni interi. Dopo una stoica resistenza confessò i nomi dei suoi complici, che vennero tutti presi, seviziati e impiccati.

Nel 1982 il fumettista britannico Alan Moore pubblicò la prima edizione di “V per Vendetta”, La storia di Guy Fawkes fu una delle tante fonti d’ispirazione dell’opera, trasposta in seguito sul grande schermo nel 2005 con protagonisti Hugo Weaving e Natalie Portman.

Tratto dalla pagina: Una Pillola Di Storia Antica Al Giorno