
Natalie Portman tanti anni dopo il successo del suo primo ruolo cinematografico in “Léon” (1994) raccontò le esperienze traumatiche che ne seguirono.
“Fu una cosa assurda che influenzò le mie scelte successive perché ero il sogno dei pedofili.
Quando sei una bambina sei davvero eccitata dal successo e pensi che essere famosa sia una cosa fantastica.
Ma poi ricevi alcune lettere dai fan e le leggi: è stato terrificante!”

“Venivano descritti veri e propri stupri nei miei confronti.
Ovviamente io ho smesso di leggerle, ma quelle brutte esperienze mi hanno reso riluttante a ricoprire ruoli sexy, soprattutto quando ero più giovane”.
“Molti critici cinematografici parlarono del mio seno acerbo nelle recensioni.
Ho capito molto rapidamente, anche se avevo solo 13 anni, che se avessi espresso la mia sessualità mi sarei sentita in pericolo e gli uomini si sarebbero sentiti autorizzati a discutere e oggettivare il mio corpo, senza preoccuparsi del mio grande disagio” “Addirittura all’epoca una radio locale iniziò un conto alla rovescia per il mio 18° compleanno, quando sarebbe stato così legale andare a letto con me.”
