
1. Danny DeVito che doppiava Filottete chiese alla produzione di contattare Jack Nicholson per la parte di Ade. Nicholson che non era intenzionato a farlo, chiese 10 milioni di dollari più la percentuale sugli incassi e ovviamente la Disney declinò, offrendo un massimo di 500.000 dollari. Alla fine dopo vari provini venne preso James Woods che diede un taglio personale ad ogni battuta rendendole più veloci e taglienti.
2. Filottete venne specificatamente creato sulle fattezze di Danny DeVito, quindi non c’era altra scelta per la sua voce. In italia la voce era di Giancarlo Magalli.
3. La Disney si complimentò per il doppiaggio italiano definendolo il migliore fra i paesi in cui il film era stato doppiato.
4. In una scena Hercules sta posando con il copricapo di un leone in testa per poi lanciarlo addosso a Filottete, per farci scoprire a noi pubblico che la pelliccia apparteneva a Scar de “Il Re Leone”.

5. Ade ad un tratto dice “Tranquilli siamo solo a metà…”. Esattamente in quel momento il lungometraggio è al minuto 46 di 92 totali…

6. La scena del combattimento con l’Idra portò un ampio uso di CGI e ci volle un anno e mezzo e tredici animatori per realizzare appena 4 minuti di sequenza.

7. Ade stringe la mano con la sinistra perché anticamente si pensava fosse quella del “diavolo”.
8. Durante l’ultima canzone “È nata una stella” si può vedere nel cielo un omaggio a Marylin Monroe…

9. Questo è il primo classico Disney che si ispira alla mitologia e non ad una fiaba.
10. Hercules è figlio di Zeus, Poseidone è fratello di Zeus, Tritone è figlio di Poseidone… e per questo la sirenetta Ariel ed Hercules sarebbero cugini di secondo grado…
11. Anche se ora è uno dei più amati non andò bene al botteghino ai tempi incassando 252 milioni di dollari a fronte di 100 di spesa.
12. Ade non ha delle fiamme blu come “capelli” solamente per un effetto cromatico ma perché la fiamma blu è molto più pericolosa di quella rossa scientificamente parlando e quindi questo ci fa capire che lui è più pericoloso quando è calmo e tranquillo a confronto di quando si arrabbia e perde il controllo.
