/ Whoopi Goldberg: Ghost, l’Oscar e… Patrick Swayze

“Ricordo che una mia amica disse che ogni donna nera era andata alle audizioni di “Ghost”. Ero confusa, non ne avevo neanche sentito parlare, così chiesi al mio agente che mi rispose: Non ti vogliono, pensano che il tuo personaggio, quello di Whoopi, sia troppo grande e prorompente e che possa rovinare il film’.”

Erano convinti che la mia “grande personalità” fosse esagerata per il tono del film.
Ci rimasi male ma andai avanti per la mia strada.

Tempo dopo ricevo una chiamata da Ron Myer che mi dice: Ti ricordi quel film dove non ti volevano? Beh, hanno assunto Patrick Swayze e lui voleva a tutti costi sapere perché non ti avessero ancora contattata per il ruolo di Oda Mae. Quando gli hanno detto che temevano che tu avresti fatto allontanare la gente, lui ha detto che avrebbe abbandonato la parte se non ti avessero almeno fatto il provino”.

Io non avevo mai incontrato Patrick, ma lui era un mio fan accanito e sapeva che ero perfetta per la parte.

Quando vedo “Ghost” piango e rido, ma principalmente piango, per Patrick. Mi manca tanto, è stato colui che mi ha permesso di fare questo ruolo fantastico che mi ha portato anche un Oscar.
Patrick era davvero un brav’uomo a cui devo molto e che non potrò mai ripagare. Io credo nei messaggi dei fantasmi, per questo so che lui sarà sempre qui.