/ La vera storia degli eroi: Balto e Togo.

Nell’inverno del 1925 a Nome, in Alaska, scoppiò una violenta epidemia di difterite che uccise diversi bambini e rese necessari un milione di unità di antitossina per salvare da morte certa gli abitanti della città.

La scorta più vicina di siero, pari a trecentomila unità, si trovava ad Anchorage, a oltre 1.700km da Nome e poteva essere trasportata lungo la ferrovia solo fino a Nenana, a poco meno di mille chilometri dalla destinazione.

A causa del maltempo non c’era però modo di far viaggiare i nove chili di siero da Nenana a Nome, poiché le navi non potevano attraccare per via della presenza di iceberg e il trasporto aereo era inibito.

Si decise allora di ricorrere ai cani da slitta, da sempre usati per trasportare la posta, e si organizzò una staffetta con venti mute di cani.

La staffetta vide i cani viaggiare con una temperatura media di 40°c sotto lo zero, alternandosi lungo le 674 miglia che dividevano Nenana da Nome: gli animali riuscirono a fare arrivare il siero in poco più di 5 giorni, contro i 25 giorni impiegati normalmente dai corrieri.

Il primo cane partì da Nenana con Edgar Bill Shannon e percorse le prime 52 miglia fino a Tolovana e la staffetta si concluse grazie a Balto che arrivò a Nome il 2 febbraio del 1925 dopo aver viaggiato per 52 miglia con Gunnar Kaasen.

Poiché Balto, di proprietà di Leonard Seppala, fu il cane che completò la corsa portando l’antitossina a Nome, divenne famoso: a lui furono dedicati un cortometraggio, “Balto’s race to Nome” nel 1925, una statua al Central Park di New York scolpita da Frederick George nel 1927 e il film d’animazione del 1995 intitolato “Balto”.

Fu però il cane Togo, guidato da Leonard Seppala, lo stesso proprietario di Balto, a percorrere il tragitto più lungo pari a ben 91 miglia. Nel 2019 la Disney gli ha dedicato un live action con Willem Dafoe.

Dopo la corsa, Balto e la sua muta, vennero purtroppo acquistati per esibirsi in uno spettacolo circense.
Gli animali vennero poi salvati da un commerciante di Cleveland di nome George Kimble, che dopo aver notato le pessime condizioni di Balto e della sua muta, organizzò una raccolta fondi per acquistare i cani.

Balto morì nel 1933 all’età di 14 anni, mentre Togo morì a 16 anni. I corpi imbalsamati dei due cani si trovano, rispettivamente, al Museo di Storia Naturale a Cleveland e al Museo di Storia Naturale di Wasilla, in Alaska.