/ Recensione: BLONDE (2022)

Finalmente ho visto “Blonde” uno dei film più divisivi degli ultimi anni, opera incentrata sulla vita di Marilyn Monroe, che negli ultimi giorni ha creato polemiche a non finire. Ammetto che la cosa che mi ha più impressionato è stata la straordinaria interpretazione di Ana de Armas ma il film in sé mi ha disturbato più volte ma anche lasciato perplesso su tante scelte fatte dal regista.

Bisogna partite dal presupposto che l’opera di Andrew Dominik si basa sul libro omonimo di Joyce Carol Oates, che non è una biografia ufficiale e unisce fatti realmente accaduti a fantasie, ipotesi e leggende sulla grande diva. Quindi dobbiamo guardare il lungometraggio senza pensare che davanti a noi scorra la verità assoluta. Dominik fa di tutto per attirare la nostra attenzione sulla sua opera ma spesso secondo in me non nel modo giusto. Visivamente le scelte stilistiche sono davvero belle, ma spesso alla lunga mi è sembrato il tutto più un esercizio di stile che qualcosa di veramente utile alla messa in scena.

La scelta di mostrare in determinati modi tutte le violenze fisiche, psicologiche e verbali subite da Marilyn nella sua vita mi ha dato spesso fastidio. È probabile che le cose siano andate così, se non peggio, anche perché purtroppo in quel mondo ancora oggi, vedi il caso Weinstein, continuano abusi davvero terribili, ma il regista indugia troppo e per tutto film sembra che l’unico suo obiettivo sia quello di mostrarci il negativo e scioccarci senza però indagare a fondo sull’animo tormentato ma anche dolce della protagonista.

Fortunatamente nel buio riesce comunque a spiccare Ana de Armas che ha messo davvero tutta se stessa in questo film, non limitandosi in nulla e mostrandoci ogni tipo di fragilità. Bravissima nel cambiare continuamente espressione, il suo volto e i suoi occhi parlano più di mille parole. Lei per me è riuscita a far trasparire per davvero quello che era Norma Jeane… perché in fondo quest’opera ci fa capire quanto tutti volessero un pezzo di Marilyn Monroe, come se fosse un oggetto, ma nessuno voleva invece Norma Jeane… che chiedeva solamente un poco di affetto.