
1. Nelle idee iniziali del regista Peter Weir c’era quella di installare una telecamera, rivolta verso il pubblico, all’interno dei cinema dove veniva proiettato il film.
Così ad un tratto il film si sarebbe interrotto e sul grande schermo sarebbero comparsi gli spettatori in sala, facendoli diventare parte del mondo fittizio di Truman.
Per quanto affascinante l’idea venne presto accantonata perché difficile da attuare in larga scala.
2. Il nome Truman non è stato scelto a caso per il protagonista.
Infatti altro non è che l’unione di True (Vero) e Man (Uomo). Il cognome Burbank invece prende spunto dalla cittadina omonima sede di molti studi televisivi in California.
3. La città del film esiste davvero e si chiama Seaside (Florida). Molte delle centinaia di comparse erano abitanti del luogo.
4. La troupe e il cast erano obbligati sul set a non citare mai battute e situazioni dai film precedenti di Jim Carrey, così da farlo calare perfettamente per la prima volta in ruolo drammatico e non comico.
5. Christof era in principio interpretato da Dennis Hopper, che abbandonò il set a due settimane dell’inizio delle riprese della sua parte, per divergenze creative con il regista.
A quel punto venne contattato Ed Harris che accettò il ruolo, senza saperne molto, e dopo pochi giorni girò le sue parti. Venne candidato all’Oscar.

6. Harris e Carrey non si incontrarono mai per tutta la durata delle riprese.
7. La sceneggiatura originale era molto più dark e la cittadina non era un “paradiso in terra” ma piena di crimini e Truman un alcolista.
8. Il nome della moglie Meryl, è un riferimento a Meryl Streep, così da renderla subito agli occhi del pubblico solo un’attrice e non una vera moglie. Questo accade anche per gli altri personaggi: Marlon Kirk, Lauren, Angela… Anche le strade hanno cognomi di grandi attori (Lancaster Square, Barrymore Road…)

9. Nell’idea iniziale Truman oltrepassava la porta e incontrava troupe, attori e Christof… e tentava di strangolarlo. Per fortuna si è deciso per un finale aperto e più poetico.

10. Si può notare che Truman è solito prendere della vitamina D, utile per chi si espone poco ai raggi solari. In realtà era il regista Peter Weir a prenderla e pensò che fosse una bella idea lasciarla sul set durante le riprese.

11. Il disegno allo specchio è del tutto improvvisato da Carrey. Jim per contratto poteva riscrivere dialoghi a lui non graditi e improvvisare se necessario.

12. Il film con un budget di 60 milioni ne ha incassati 264 nel mondo.
13. Il Film vinse i Golden Globe per le interpretazioni di Carrey ed Harris ma agli Oscar con tre nomination non vinse nulla. Carrey non fu neache candidato e non lo è mai stato in carriera.
14. La sceneggiatura venne scritta da Andrew Niccol, regista e sceneggiatore di film come “Gattaca”, “S1m0ne”, “In Time”, “Lord of War”, “Good Kill”.
15. Il poster con il volto di Jim Carrey creato da tante piccole immagini fu realizzato da Rob Silverman al costo di 75.000 dollari.
