/ 15 Curiosità su BRAVEHEART (1995)

1. Mel Gibson voleva solo dirigere il film e non interpretare il protagonista, perché troppo vecchio per la parte, ma alla fine cedette perché la Paramount Pictures avrebbe investito nell’opera solo se lui fosse stato William Wallace.

2. Fra le migliaia comparse presenti nel film moltissime facevano parte dell’esercito Irlandese. Questo perché il lungometraggio è stato per lo più girato in Irlanda e non in Scozia.

3. Gibson venne molto criticato per i tantissimi errori storici o passaggi di pura fantasia inseriti nel film ma lui si difese sempre sostenendo che l’opera fosse di pura finzione e che si ispirava solo al vero William Wallace. Il pubblico lo premiò con 210 milioni di dollari al botteghino e la critica con cinque Oscar!

4. Nella realtà ai tempi il soprannome “Cuore Impavido” non era attribuito a Wallace ma a Robert the Bruce. Robert condusse la Scozia contro il Regno d’Inghilterra durante le Guerre di indipendenza scozzese e fu spesso in contrasto con il vero William Wallace. 

5. Il celebre monologo di William Wallace ai suoi uomini prima di andare in battaglia è ispirato a quello del “giorno di San Crispino”, che si trova nell’opera “Enrico V” di William Shakespeare.

6. La pittura blu usata da Wallace per la battaglia è un’inesattezza storica. Non era più usata in Scozia dai tempi della dominazione romana in Scozia, quindi 800 anni prima i fatti raccontati in “Braveheart”.

7. I cavalli erano meccanici, pesavano 90 chili e avevano all’interno un motore che permetteva loro di muoversi. Il risultato è talmente realistico che Mel Gibson è stato indagato da un’associazione animalista convinta che gli equini fossero veri.

8. Durante un ciak Mel Gibson si è quasi impiccato: per diversi secondi la crew pensava stesse scherzando, mentre invece qualcosa era davvero andato storto. Gibson ha perso i sensi e tutti sono accorsi per tagliare la corda. Mel ricorda di aver ripreso conoscenza e di aver visto come prima cosa tutto il cast e la crew su di sé che lo guardavano.

9. Questa è la prima sceneggiatura di Randall Wallace. L’idea gli venne quando vide una statua commemorativa di William Wallace in un suo viaggio in Scozia. Dopo questo film decise di iniziare la carriera da regista e il suo primo film fu “La maschera di ferro” (1998)

10. Il film ha svolto un ruolo chiave nel risveglio della coscienza nazionale scozzese, che ha portato al referendum sulla devoluzione dell’11 settembre 1997 (74,3% sì) e alla conseguente ricostituzione del parlamento scozzese, nel 1998.

11. Vennero scoccate oltre diecimila vere frecce.

12. Solo le riprese del villaggio di Wallace (infanzia e arrivo da adulto) sono durate 6 settimane.

13. La spada che Mel Gibson usa nel film è stata forgiata da Fulvio Del Tin, un fabbro italiano rinomato a livello internazionale, in collaborazione con il maestro d’armi inglese Simon Atherton, fornitore di armi e armature del film.

14. Il kilt non poteva essere esistito ai tempi perché introdotto solo dal 1700.

15. Nel 2019 è uscito “Robert the Bruce – Guerriero e re” film che può considerarsi il sequel di “Braveheart” visto il ritorno di Angus Macfadyen nei panni di Robert the Bruce e una trama che parte proprio dagli anni seguenti la morte di Wallace.

Bonus: BRAVEHEART è il film che mi ha fatto piangere di più al cinema in assoluto e ancora mi fa lo stesso effetto.

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