
1. Tratto liberamente dal libro del 1938 “Who goes there? ” di John W. Campbell Jr., già portato al cinema nel film “La cosa da un altro mondo” del 1951.
2. Anche se non ci sono reali legami fra i film, John Carpenter considera “La Cosa” il primo de “La trilogia de l’apocalisse”, con “Il Signore del Male” e “Il Seme della Follia”.

3. Non sono presenti personaggi femminili nel film a parte la voce del computer, che era dell’allora moglie di Carpenter Adrienne Barbeau.
4. Il film non ebbe successo di pubblico e neanche di critica, in un epoca in cui il pubblico preferiva alieni buoni come “E.T”. Dopo l’uscita in Home Video e i passaggi in T.v divenne un cult e definito ancora oggi uno dei migliori horror fantascientifici di sempre.
5. Gli effetti speciali sono stati creati da Rob Bottin, che aveva solo 22 anni. Per la troppa pressione venne anche aiutato da Stan Winston (non accreditato).

6. Nick Nolte e Jeff Bridges hanno rifiutato il ruolo di MacReady, parte andata poi a Kurt Russell.
7. Ad inizio film si sente una frase in norvegese, pronunciata dal ricercatore con il fucile, che è un vero e proprio spoiler: “Non è un cane, è una specie di Cosa!”.
8. Nel finale alternativo si vede che MacReady è salvo e che l’esame del sangue dimostra che è umano. Si è preferito lasciare il dubbio…
9. Nella scena dell’autopsia sono stati usati veri organi di animali.

10. Nelle scene più “gore” vennero utilizzati: chewing gum riscaldata, marmellata, crema di mais, gelatina, maionese e altro cibo addensante, insieme con materiali sintetici come metallo, uretano, vetroresina e schiuma di lattice.
11. Kurt Russell ha rischiato di rimanere ferito nella scena in cui faceva saltare in aria con della dinamite il corpo di Palmer: l’attore non aveva previsto la forza dell’esplosione e quindi la sua reazione nel film non è affatto simulata.
12. Il cane del film si chiamava Jed. Era un mezzo lupo e mezzo husky.

13. La colonna sonora doveva essere eseguita da Jerry Goldsmith, ma passò poi ad Ennio Morricone.
14. Il poster originale è stato creato dall’artista Drew Struzan in una notte e senza aver visto alcuna foto pubblicitaria.

15. Nel 2011 è uscito un prequel, ambientato tre giorni prima degli eventi del film di Carpenter, e incentrato sull’equipaggio norvegese che per primo scoprì l’alieno.