/ 12 Curiosità sulla serie animata “Nadia – Il mistero della pietra azzurra”

1. La storia è liberamente tratta dai romanzi di Jules Verne: “Due anni di vacanze”, “Ventimila leghe sotto i mari”, “Cinque settimane in pallone” e “L’isola misteriosa”.

2. Negli anni 70 Hayao Miyazaki venne ingaggiato per realizzare il progetto. Dopo diverso tempo però si decise di non proseguire e così il maestro Miyazaki in seguito utilizzò diverse idee nel suo “Conan” e in “Laputa – Castello del cielo”.

3. A fine anni 80 il progetto venne ripreso e consegnato nelle mani dell’emergente Studio Gainax, con un budget molto ridotto. Lo studio Gainax in seguito divenne celebre in tutto il modo per “Neon Genesis Evangelion”.

4. Nei bozzetti iniziali l’aspetto di Nadia era marcatamente più africano, con pelle più scura e capelli ricci.

5. L’emittente televisiva NHK decise di aumentare gli episodi da 30 a 39 mandando ancora più in difficoltà la Gainax e soprattutto il giovane regista Hideaki Anno. Anno iniziò a sprofondare sempre di più nella depressione e così per togliergli del peso di lavoro si decise di subappaltare gli episodi dal 23 al 34 ad altri studi.

6. Tutto questo ciclo di episodi ambientato in un’ isola al largo dell’Africa venne accolto malissimo dal pubblico perché di una qualità ampiamente inferiore e con una storia di base davvero pessima rispetto al resto. Hideaki Anno disse in seguito che avrebbe cancellato volentieri tutto quell’arco narrativo tranne l’episodio 31.

7. Il regista realizzò in seguito una versione ridotta della serie, “The Nautilus Story”, della durata di circa cinque ore, da cui rimosse tutti gli episodi riempitivi, focalizzandosi sulla storia nel Nautilus e sullo scontro tra Nemo e il malvagio Gargoyle.

8. Nella prima bozza dell’epilogo redatta dal regista, Nadia diventava una giornalista per il “The New York Times”. L’idea venne poi utilizzata per il lungometraggio “Nadia e il mistero di Fuzzy”.

9. Il character design del capitano Nemo è basato su quello di Bruno J. Global di “Fortezza superdimensionale Macross”, con alcune influenze di Capitan Harlock e di Jūzō Okita de La corazzata Yamato.

10. Anche se la serie animata ebbe successo la Gainax perse 80 milioni di Yen per la realizzazione. Il regista Anno scivolò in una depressione che lo tenne lontano dal lavoro per quattro anni. Fortunatamente tornò al lavoro per “Neon Genesis Evangelion” che lo fece diventare una leggenda e finalmente la Gainax iniziò a risalire finanziariamente.

11. A quel tempo Nadia scalzò Nausicaä come miglior personaggio femminile di un anime o manga secondo il pubblico giapponese.

12. Nel 2001 il film d’animazione Disney “Atlantis – L’impero perduto” venne considerato una copia spudorata de “Il mistero della pietra azzurra”. Il regista e gli animatori di difesero dicendo di aver attinto dalle storie di Jules Verne e dai lavori di Miyazaki… proprio come la serie con Nadia protagonista.