
1. La trama si ispira al fumetto “The Men in Black” di Lowell Cunningham, pubblicato fra il 1990 e il 1997.

2. David Schwimmer (Ross di Friends) rifiutò la parte di J. Anche Chris O’Donnell declinò perché non voleva più essere la “spalla” di turno, dopo aver interpretato Robin nei Batman di Joel Schumacher.
3. Barry Sonnenfeld fu spinto da sua moglie a scegliere Will Smith, perché grande fan di “Willy il principe di Bel-Air”.
4. Clint Eastwood rifiutò la parte di K, andata poi a Tommy Lee Jones.

5. Lee Jones accettò di partecipare al film, a patto che la sceneggiatura venisse ampiamente rivista e solo dopo che il produttore (Steven Spielberg) lo rassicurò su questo.
6. Linda Fiorentino ebbe la parte solo dopo aver battuto a Poker il regista.

7. La regia venne proposta a Quentin Tarantino e a John Landis. Landis declinò affermando che il film sarebbe stato solamente un “Blues Brothers” con gli alieni. In seguito si disse pentito della scelta.
8. Edgar doveva essere interpretato da John Turturro ma dovette abbandonare il ruolo per un conflitto di agenda con un altro film. Alla fine poco prima delle riprese prese il suo posto Vincent D’Onofrio.

9. Incassò globalmente 589.400.000 di dollari, a fronte di un budget di circa 90 milioni di dollari. Il successo portò alla realizzazione di altri due sequel: “Men in Black 2” (2002) e Men in Black 3 (2012).
10. Will Smith fu convinto ad accettare la parte da sua moglie Jada Pinkett. Anche lui pensava potesse non essere un successo al botteghino.
11. Gli occhiali da sole utilizzati dai Men in Black sono i Ray-Ban Predator 2. Dopo l’uscita dei film le vendite di questi occhiali sono triplicate, passando da 1,6 milioni a 5 milioni.
12. Il film vinse l’Oscar per il miglior Trucco.
13. La colonna sonora è di Danny Elfman.
14. Nel film ci sono diversi alieni famosi: Danny DeVito, il regista Barry Sonnenfeld, Sylvester Stallone, Dionne Warwick, George Lucas e il produttore esecutivo Steven Spielberg.

15. Nel 2019 è uscito lo spin-off “Men in Black International” che doveva far partire una nuova trilogia, ma gli scarsi incassi hanno fatto desistere i produttori nell’andare avanti con i sequel.
