Finita la prima stagione su Amazon Prime Video di questo prequel de “Il Signore degli Anelli” voglio dire la mia raccontando quello che mi ha trasmesso, senza soffermarmi molto su altro, ma parlando delle emozioni che ho provato nel ricatapultarmi nel mondo di Tolkien… ecco le emozioni sono state veramente poche… anzi quasi nulle.
1. La serie tv si ispira all’omonima serie a fumetti del 2008 scritta da Garth Ennis e disegnata da Darick Robertson. In un mondo dove i supereroi sono ovunque (e spesso non sono affatto così buoni come sembrano) ci vuole qualcuno che li tenga d’occhio…
2. Già nel 2008 la Columbia Pictures e la Paramount volevano trarne un film ma solo nel 2016 la Cinemax ne ufficializzò la produzione televisiva e poi nel 2017 Amazon fece partire il tutto.
3. Garth Ennis, l’autore del fumetto, ha scritto questa storia perché odia tutti i supereroi…
Non ne avevo sentito parlare molto di “Being the Ricardos” su Amazon Prime Video ma quando ho letto del cast e della storia vera di cui parla la mia curiosità è salita e poi dopo la vittoria di Nicole Kidman ai Golden Globe ho deciso di guardarlo subito… e per fortuna che l’ho fatto! La storia è quella di Lucille Ball e suo marito Desi Arnaz che negli anni 50 erano protagonisti della sitcom “I Love Lucy”, che faceva una media di 60 Milioni di spettatori ad ogni puntata!!! La trama si concentra in una settimana cruciale per entrambi, quella in cui nel 1952 Lucille viene accusata di essere comunista, in un periodo in cui la cosidetta “paura rossa” dilagava negli Stati Uniti. La sua carriera è appesa ad un filo mentre anche la sua vita privata va a rotoli. Una storia molto ma molto americana e forse per noi difficile da comprendere fino in fondo ma come sempre quel genio di Aaron Sorkin (Oscar alla sceneggiatura di “The Social Network”, creatore di “West Wing” e già regista de “Il processo ai Chicago 7” ) riesce a suo modo a coinvolgere il pubblico con una narrazione fatta di flashback sul passato della coppia protagonista e un ottimo ritmo. La Kidman, già somigliante di suo alla Ball (ma comunque con diverso Makeup sul viso per essere quasi identica) ha fatto un lavoro straordinario nel mostrare la diversa Lucille che troviamo sul set, nel dietro le quinte e nelle mura domestiche. Potrebbe davvero arrivare per lei la seconda statuetta in carriera. Però quello che mi ha colpito ancora di più è Javier Bardem. Straordinario nella parte del marito, istrionico, amato da tutti e voglioso di aiutare sempre la moglie (o forse solo se stesso?) ma anche fedifrago e bugiardo. Un ruolo da vero protagonista ai livelli della Kidman. Se vi piacciono i biopic di alto livello questo di sicuro fa per voi!