15 curiosità su “La sposa cadavere” (2005)

1. Il film è liberamente ispirato alla versione ebraico-russa del XIX secolo di una più antica storia folkloristica ebraica, intitolata “Il dito”, trasposta in una immaginaria epoca simile all’era vittoriana.

2. Tim Burton stava finendo di girare “Big Fish” quando ha iniziato le riprese di questo film. Contemporaneamente alla lavorazione in “stop-motion” de “La sposa cadavere” girava anche “La fabbrica di cioccolato”.

3. Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Christopher Lee durante il giorno giravano le loro scene ne “La fabbrica di cioccolato” mentre la sera si dedicavano al doppiaggio dei loro personaggi in questo film.

4. Per i 30 personaggi presenti nel film, sono state creati 300 pupazzi alti circa 43 centimetri; il più costoso dei pupazzi è costato 30 mila dollari.

5. Vennero creati ambienti abbastanza grandi da permettere agli addetti di entrare nel set per sistemare i personaggi.

6. Ci sono volute 55 settimane di riprese per girare l’intero film.

7. Danny Elfman, autore della colonna sonora, e grande amico di Tim Burton, ha dato la voce a Bonejangles, lo scheletro che racconta la storia di Emily. Burton e lo stesso Elfman non trovavano la persona con la voce giusta, e Burton, alla fine, chiese al compositore.

8. Mentre era in produzione l’opera di Burton, Joe Ranft, produttore esecutivo, è morto a causa di un incidente automobilistico. Il film è dedicato a lui.

9. Con un budget di 40 milioni di dollari ne ha incassati ben 118 nel mondo.

10. Il film è stato candidato all’Oscar nella categoria animazione, ma è stato battuto da un’altra opera in stop-motion: “Wallace & Gromit e la maledizione del coniglio mannaro.”

11. I pupazzi furono costruiti dai costruttori di pupazzi della “Mackinnon and Saunders”, già autori dei pupazzi utilizzati in un altro film di Burton (Mars Attacks!), come anche di quelli usati per molte serie animate britanniche, come Bob the Builder, Andy Pandy e Pingu.

12. I personaggi di Victor, Emily e Victoria erano costruiti in un modo innovativo. Le loro teste erano piene di ingranaggi che spostavano i “muscoli facciali” in modo da poter far trasparire tutti i minimi cambi di espressione.

13. Nella scena in cui Bonejangles canta si può notare che il pianista che lo accompagna indossa dei vistosi occhiali neri. E’ un piccolo ‘omaggio’ a Ray Charles, venuto a mancare l’anno prima dell’uscita del film.

14. Inizialmente Emily doveva essere bionda e più decomposta…

15. È il primo film in stop-motion ad essere ripreso con camere fisse, ed è anche il primo film del genere ad usare “Final Cut Pro” della Apple per renderlo visivamente un vero e proprio film.

15 Curiosità su “Coraline e la porta magica” (2009)

1. Il film d’animazione realizzato in stop-motion è la trasposizione del racconto di Neil Gaiman del 2002.

2. La protagonista si doveva chiamare Caroline ma Gaiman si accorse, rileggendo il suo lavoro, di aver scritto per sbaglio il nome in modo errato e a quel punto invece che correggerlo decise di mantenere Coraline.

3. Alla regia del film c’è l’esperto di stop-motion Henry Selick, che aveva già diretto “Nightmare Before Christmas.

4. È il primo film in stop-motion ad essere girato in stereoscopia con una doppia fotocamera digitale che consente di vedere il film in 3D. La lavorazione del film, tra riprese e post-produzione, è durata quasi tre anni.

5. Sulla torta vediamo la scritta “Welcome Home”.
Sulla parola Home possiamo trovare un doppio giro sulla lettera “o”.
In grafologia un doppio giro su una lettera minuscola significa che chi l’ha scritta sta mentendo.
Il fatto che il doppio giro sia solo sulla “o” di Home ci fa capire che lei è benvenuta ma non è a casa.

6. Dakota Fanning fu sempre la prima scelta per doppiare Coraline.

7. Venne creato il personaggio di Wybie, giovane vicino di Coraline, in modo che la bambina non dovesse parlare da sola e rendere così le scene visivamente più dinamiche, a differenza del libro dove i pensieri della protagonista erano predominanti.

8. Per costruire il solo personaggio di Coraline lavorarono 10 persone per ben 4 mesi.
Ad un certo punto del film Coraline mostra 16 diverse espressioni facciali, in appena 35 secondi.

9. La neve presente nella pellicola è stata ottenuta con colla e bicarbonato di sodio.

10. La band “They Might Be Giants” aveva registrato dieci canzoni ma quando si decise di dare un tono molto più dark al film ne venne tenuta solo una.

11. Con un budget di 60 milioni di dollari il film ne incassò 124 nel mondo.

12. Quando l’Altra Madre prepara una omelette a Coraline, vediamo che rompe un uovo nella scodella: guardando attentamente, si nota che il tuorlo ha il volto di Jack Skeletron di Nightmare Before Christmas.

13. Sono stati costruiti più di 130 set su 52 teatri negli studios; occupando una superficie di 17.000 metri quadrati. I 52 differenti teatri sono stati il maggior numero mai usato per un film d’animazione stop-motion.

14. C’erano un totale di 207.336 possibili combinazioni facciali per Coraline.
17.633 possibili combinazioni facciali invece per la Madre.

15. La valuta usata per pagare i traslocatori Ranft (nome dato come omaggio ai fratelli Ranft, famosi animatori) ha sulle banconote la faccia del regista Henry Selick.

/ Recensione: Pinocchio di Guillermo del Toro (2022)

Classificazione: 4.5 su 5.

In questi anni in cui la storia di “Pinocchio” è stata riproposta in tantissimi modi e versioni, ci sentiamo quasi assuefatti e mai avremmo pensato che ancora ci si potesse emozionare con le avventure del burattino più famoso al mondo… ma poi è arrivato del Toro e magicamente tutto è cambiato e la stella di Pinocchio è tornata a brillare in un modo però completamente diverso!

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/ 15 Curiosità su “Nightmare Before Christmas” (1993)

1. Il film non è diretto da Tim Burton, come erroneamente pensato da molti, ma da Henry Selick, esperto di tecnica stop-motion e regista di altri film simili come “James e la pesca gigante” e “Coraline”.

2. Tim Burton produttore ed ideatore del progetto in tutto e per tutto, si presentò sul set del film solo cinque volte in due anni, perché impegnato nella lavorazione di “Batman – Il Ritorno (1992).

3. L’idea del film venne a Burton quando vide nella sua città natale che molti negozi, appena passato Halloween, cambiavano immediatamente le decorazioni passando a quelle natalizie e così si potevano trovare addobbi di entrambe le festività nello stesso momento.

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