/ Recensione: “Stranger Things 4”

Chiunque non abbia ancora visto le ultime due puntate non legga la recensione! Come avevo già detto dopo l’uscita della prima parte, questa quarta stagione mi stava piacendo molto, e mi aveva fatto tornare l’hype della prima stagione, dopo che invece la seconda e la terza avevano smorzato un po’ il mio entusiasmo. Sicuramente le prime sette puntate erano piene di momenti altissimi che surclassavano di sicuro quelli negativi (su tutti la side story di Joyce e Murray che cercano di andare in Russia a salvare Hopper… troppo ridicola).

Ora che è arrivata la fine posso tirare fuori un po’ di conclusioni e ammetto che il mio giudizio un po’ è cambiato. La stagione rimane sempre buona, girata bene, emozionante, con finalmente un cattivo vero e proprio ben caratterizzato, e non un solito mostro. Bello che tutti i personaggi abbiano i loro spazi e che ci siano spiegazioni sul passato di Undici e che il mood generale sia un po’ più serio e cupo.

Però da questa conclusione, realizzata con due puntate lunghe quanto dei film, mi aspettavo qualcosa di più. Praticamente ci sono infiniti spiegoni e situazioni tirate un po’ troppo per lunghe, tutto per riunire i personaggi di nuovo ad Hawkins e finalmente combattere il male arrivato in superficie. Praticamente è come se avessimo visto un (troppo) lungo prequel prima della quinta ed ultima stagione.

Alla fine abbiamo capito che tutti i personaggi hanno sbagliato qualsiasi cosa in queste stagioni, Undici in primis, liberando il male invece che combatterlo realmente. Personaggi quasi tutti molto validi in questa quarta stagione ma l’unico che veramente chiude un vero e proprio arco narrativo dando un senso alla sua esistenza è quello di Eddie. Dalla prima all’ultima puntata è impossibile non avvicinarsi a lui e la sua morte ci resterà impressa per molto tempo. Mentre ancora devo capire perché Robin (Maya Hawke) sia diventata così esageratamente svampita…. decisamente troppo.

A livello recitativo si è visto di sicuro un salto di qualità per diversi attori. Millie Bobby Brown dimostra che davanti a lei il futuro è radioso ma secondo me la più meritevole, che ha mostrato qualità straordinarie è Sadie Sink. La sua Max è stata caratterizzata in maniera perfetta ed è quella che ha di sicuro alcuni dei passaggi più interessanti di tutta la stagione e ora che la troviamo in coma (legata in qualche modo ad Undici) staremo a vedere cosa le riserverà il futuro.

Nel complesso non si può non dare merito ai Duffer Brothers di aver creato una serie che ha tutti i requisiti per conquistare un pubblico vasto di tutte le età, però accorciare un po’ e rendere il tutto un po’ più scorrevole avrebbe giovato eccome alla intera serie. Comunque prontissimo per vedere questo grandissimo finale, che speriamo non ci faccia aspettare troppo.