/ L’incontro fra Ennio Morricone e Sergio Leone

“Ci siamo incontrati perché aveva ascoltato due mie colonne sonore, una per un regista spagnolo e un’altra per un italiano.
Erano due western.
E Sergio mi ha chiesto di scrivere le musiche di “Per Un Pugno Di Dollari” quando ancora s’intitolava “Il Magnifico Straniero”.


Clint Eastwood è diventato il magnifico straniero che arriva in quella cittadina divisa tra due famiglie rivali.
Alla fine hanno cambiato il titolo.
Sergio è venuto a casa mia a parlarmi del film e l’ho subito riconosciuto per il modo divertente con cui muoveva le labbra.
Eravamo stati a scuola insieme.
L’ultima volta che ci eravamo visti, giocavamo a guardie e ladri nel cortile della scuola durante l’intervallo.

Ricordavo anche il suo nome, e così ci siamo riconosciuti, l’ho riconosciuto io per primo.
Erano trascorsi 25 anni.
Un anno dopo l’uscita del film, siamo andati a rivedere insieme “Per un Pugno di Dollari” a Roma, al cinema Quirinale. Aveva avuto successo.
Un anno dopo l’uscita, era ancora in prima visione.
Siamo usciti dalla porta laterale del cinema e ci siamo fermati per la strada. Ambedue lo ritenevamo un buon film, però forse avrebbe potuto essere fatto molto meglio.
Non eravamo contenti.
Sergio pensava che avrebbe potuto fare meglio, e io pure pensavo che avrei potuto fare di meglio.


Quella sensazione si è rivelata esatta perché poi sono arrivati il secondo film, il terzo, il quarto, il quinto.
Sergio e io continuavamo a migliorare.
Il successo di “Per Un Pugno di Dollari”, ci ha spronato.
Sapevamo che il film era valido e che sia io che lui dovevamo massimizzarne il valore.
Volevamo fare un lavoro da perfezionisti.
Quando penso a Sergio mi chiedo spesso che cosa avrebbe potuto fare per il cinema se fosse vissuto ancora.”

Chissà che capolavori stanno creando ora nell’aldilà.❤