
1. Il film è la trasposizione del romanzo omonimo di Dodie Smith uscito nel 1956. Walt Disney ne comprò i diritti l’anno seguente e Bill Peet ne scrisse una sceneggiatura. La Smith disse in seguito che Peet migliorò la sua storia.
2. Nel 1970 il film ebbe una riedizione e il titolo cambiato ne “La carica dei 101”.
3. Pongo ha 72 macchie, Peggy 68 e ogni cucciolo 32. In totale nel film se ne vedono 6.469.952.
4. Questo fu il primo film d’animazione realizzato con la tecnica Xerografica. La Xerografia è alla base delle moderne fotocopiatrici. Velocizzò molto il lavoro agli animatori ma si perse in qualità, ma la Disney decise di utilizzare questa tecnica dopo il flop al botteghino de “La bella addormentata nel bosco”.
5. Hélène Stanley eseguì le scene in live action di Anita per dare un riferimento agli animatori. In passato aveva fatto la stessa cosa per Cenerentola e Aurora.

6. Erano state incise cinque canzoni per il film ma alla fine ne vennero inserite solo tre e la più importante rimane quella di “Crudelia De Mon”. Le altre due sono state inserite però nella colonna sonora ufficiale del lungometraggio.
7. Con quattro milioni di budget il film incassò solo nel mercato americano quattordici milioni appena uscito, per poi continuare il suo successo nel mondo. Ad oggi il film è arrivato ad un totale di 215 milioni di dollari, grazie a tutte le versioni uscite in questi sessant’anni. La più redditizia è quella del 1991.
8. Dodie Smith scrisse il libro ispirandosi alla sua Dalmata che partorì 15 cuccioli, uno di questi chiamato Pongo. Una sua amica vedendoli disse: “ci si potrebbe fare una bella pelliccia…”.

9. I cuccioli rapiti guardano il cortometraggio disneyano, “Quando torna primavera” (1929) tratto da Sinfonie Allegre.

10. Non sono mai stati disegnati realmente 101 Dalmata…
11. Nel film, ci sono i cameo da “Lilli e il Vagabondo” (1955): Whisky, la pechinese Gilda, il mastino Toughy, Lilli e Biagio.

12. Crudelia De Mon è stata disegnata ispirandosi all’attrice teatrale Tallulah Bankhead.
