
1. Anita Ekberg non ebbe problemi a girare nell’acqua gelida la famosa scena della Fontana di Trevi, mentre Mastroianni indossò una tuta da sub sotto lo smoking e si scolò della Vodka per scaldarsi.
2. Fellini si lamentò del fatto che l’acqua della Fontana di Trevi fosse sporca e così per renderla più brillante un rappresentante della “Scandinavian Airlines System” fornì alla troupe una speciale tintura «verde oceano» che la compagnia aerea usava per la simulazione degli atterraggi di emergenza in mare.
3. Dino De Laurentis si tirò indietro dalla produzione del film dopo che Fellini si era rifiutato di ingaggiare Paul Newman per il ruolo del protagonista. Fellini voleva solo ed esclusivamente Mastroianni.
4. La scena del party d’élite al castello viterbese, girata nel palazzo Giustiniani-Odescalchi di Bassano Romano, non era presente nella sceneggiatura originale e fu improvvisata.
5. Il termine Paparazzo nasce dal personaggio omonimo di questo film, ispirato al re delle fotocronache romane Tazio Secchiaroli.

6. Woody Allen disse di essersi ispirato a questo film per la realizzazione del suo “Manhattan” (1979).
7. Il maglioncino a collo alto fu ribattezzato Dolce Vita dopo che Mastroianni lo usò in questo film.

8. Il film vinse l’Oscar per i migliori Costumi e anche la Palma d’oro a Cannes.
9. Vennero allestiti circa 80 set a Cinecittà che ricreavano scenari come Via Vittorio Veneto o l’interno della cupola di San Pietro, meticolosamente ricostruiti nel Teatro 5.
10. Inizialmente il titolo doveva essere “Moraldo in città” ed essere un sequel de “I Vitelloni”. Moraldo era il nome del personaggio interpretato da Franco Interlenghi che, alla fine del film, lasciava Rimini per andare a Roma.
