/ 20 Curiosità su “IL GLADIATORE” (2000)

1. Il primo nome per interpretare Massimo Decimo Meridio era Mel Gibson. Gibson rifiutò la parte perché si riteneva troppo vecchio per il ruolo (otto anni in più rispetto a Crowe).

2. La produzione voleva girare dentro il vero Colosseo ma il permesso fu negato dal comune di Roma. Così il suo interno venne parzialmente ricostruito a Malta in cinque mesi e poi completato digitalmente.

3. Crowe veniva dal film “Insider” per cui aveva messo su parecchio peso. Per perderlo andò nella sua fattoria in Australia facendo ogni tipo di lavoro di fatica.

4. Per realizzare la battaglia iniziale in Germania ci vollero venti giorni di riprese. Le ferite che vediamo sul volto di Crowe dopo la battaglia sono reali, infatti un cavallo lo ha disarcionato facendolo sbattere violentemente contro un albero.

5. Ridley Scott non prese bene l’aumento di peso durante le riprese di Joaquin Phoenix. Phoenix pensava fosse giusto per il suo personaggio ma Scott fu inamovibile e per questo Joaquin si mise a dieta.

6. Nell’arena furono portate realmente cinque tigri ma per ovvie ragioni Crowe non poté mai avvicinarsi realmente, cosa che fece invece il suo stuntman. Nel film grazie ad effetti visivi e di montaggio sembra realmente che Crowe sia ad un passo dai feroci felini.

7. La mano che accarezza il campo di grano non è di Crowe ma della sua controfigura Stuart Clark.
Non è stato fatto perché la mano di Clark era più bella di quella di Russell ma esclusivamente per comodità, visto che in quel momento Ridley Scott stava girando le scene principali con i protagonisti, mentre la seconda unità girava quelle in cui non ci sono i primi piani degli attori.
Così a Scott venne l’idea di inserire questo dettaglio e lo fece realizzare a loro che in quel momento avevano lo stuntman a disposizione!

8. Il figlio di Massimo che si vede brevemente nel film, è interpretato da Giorgio Cantarini, il piccolo Giosuè de “La vita è bella”. Invece Giannina Facio che interpretava la moglie di Massimo è diventata dopo il film la compagna di Ridley Scott e poi moglie nel 2015.

9. Come succede oggi per i moderni atleti, anche i gladiatori avevano degli “sponsor”, e spesso pubblicizzavano alcuni prodotti. All’inizio si pensò di inserire la cosa nello script del film, ma si decise poi di soprassedere perché pur se verosimili, le scene sarebbero potute sembrare poco credibili.

10. Per la realizzazione del film vennero costruite più di 20.000 frecce, 24 bighe, 100 armature complete d’acciaio e 500 armature complete in poliuretano, oltre ad un numero impressionante (oltre 27.000) di singoli componenti per armatura vari. Inoltre, per le comparse i costumisti crearono più di 10.000 vesti.

11. Joaquin Phoenix doveva ripetere solo una volta la frase “sono misericordioso” ma improvvisò ripetendola urlando una seconda volta, cogliendo di sorpresa Connie Nielsen e il Cameraman.

12. La colonna sonora del film, scritta da Hans Zimmer, è una delle più vendute di tutti i tempi. 

13. Joaquin Phoenix non si sentiva per niente a suo agio sul set, tanto che voleva mollare ed andarsene, ci volle una giornata intera per riuscire a convincerlo a restare. Venne nominato all’Oscar per il ruolo.

14. Ci sono diverse incongruenze storiche nel film fra cui quella del “Pollice in su o in giù”. Il gesto è stato modificato per adattarlo a quello quotidiano a cui oggi attribuiamo un senso positivo o negativo: infatti nell’antichità gli imperatori romani indicavano con il pollice in alto, che simboleggiava una spada alzata, la volontà di veder morire il gladiatore sconfitto; un pollice in giù stava invece a significare una spada rinfoderata, e quindi la grazia.

15. Oliver Reed, che interpretava Proximo, morì tre settimane prima della fine delle riprese. Per riuscire a terminare il film senza di lui venne cambiato lo script, usata una controfigura o dove non era possibile la computer grafica.

16. L’imperatore Commodo è stata la base sulla quale l’attore Jack Gleeson ha elaborato la sua interpretazione di Joffrey Baratheon in “Game of Thrones”.

17. Connie Nielsen rivestì anche il ruolo di consulente per il film: Ridley Scott e la produzione scoprirono che l’attrice era una grandissima appassionata di storia romana antica, e le sue conoscenze vennero largamente sfruttate. Sul set portava anche un suo anello personale vecchio di centinaia d’anni.

18. Il film vinse 5 Oscar a fronte di 12 nomination, aggiudicandosi il premio come Miglior Film, Miglior Attore Protagonista (Russell Crowe), Migliori Costumi, Miglior Sonoro e Migliori effetti visivi.

19. Scott ha spiegato che la sua scelta di partecipare al progetto è avvenuta dopo aver visto un quadro del XIX secolo. Il quadro era dell’artista francese Jean-Léon Gérome, che mostra un gladiatore pronto ad uccidere l’avversario vinto nell’arena.

20. Gli esterni furono girati in Marocco, Tunisia, Italia (Toscana) e Malta, mentre gli interni a Los Angeles, negli studi della Universal Pictures. Le riprese iniziali, quelle della battaglia di Vindobona, furono invece girate nel Bourne Wood a Farnham, in Gran Bretagna.