/ 12 Curiosità su “MULAN” (1998)

1. Il personaggio di Mulan nasce dalla penna del filosofo e scrittore Liang Tao, autore di “Hua Mulan”, poema cinese conosciuto come “La Ballata di Mulan”, risalente al VI secolo.

2. La produzione di Mulan iniziò quattro anni prima dell’uscita del film, nel 1994, quando un gruppo di supervisori artistici fu mandato in Cina per scattare fotografie, identificare i luoghi e assorbire la cultura e l’arte del posto.

3. Nella leggenda originale Mulan non aveva aiutanti animali: fu Roy E. Disney a suggerire l’inserimento di “Mushu”, nonostante la produzione fosse restia ad introdurre un drago nel film…

4. I registi non volevano nessuna canzone nel film ma la Disney praticamente li obbligò ad inserirle. Allora loro accettarono a patto che le canzoni fossero concentrate nella prima parte. Infatti dopo che viene trovato il villaggio distrutto il tono si fa più cupo e non ci sono più nuove canzoni.

5. Per la scena della battaglia con gli Unni, la produzione ha creato un software di simulazione della folla chiamato “Attila”, che permetteva a migliaia di personaggi unici di muoversi autonomamente.

6. La Disney voleva Robin Williams per dare voce a Mushu ma lui non accettò. Alla fine la parte andò ad Eddie Murphy.

7. Mulan è stato il primo Classico Disney ad uscire in dvd, nel novembre del 1999.

8. Furono scritte tre canzoni per il personaggio di Mushu, ma poi tagliate perché avrebbero allungato troppo il film.

9. Durante la canzone “Riflesso ” sulla lapide ci sono scritti in cinese i nomi dei 700 animatori che hanno lavorato al film.

10. Il film ebbe un ottimo successo con più di 300 milioni di dollari di incasso. Il sequel “Mulan II” (2004) uscì direttamente in Home Video.

11. Il Character designer Joe Grant ha creato il personaggio di Cri-Kee, anche se i registi non lo volevano nel film. Durante lo sviluppo del film Grant faceva continuamente scivolare gli schizzi di Cri-Kee sotto la porta dei registi cercando in tutti i modi di convincerli.

12. Da cristiano praticante il regista Tony Bancroft ha rifiutato di esplorare il buddismo all’interno del film.

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