12 curiosità su “Charlie – Anche i cani vanno in paradiso” (1989)

1. Per la voce di Charlie, il regista Don Bluth aveva in mente Burt Reynolds fin dal principio, infatti il personaggio è stato pensato per somigliare all’attore e nello svilupparlo gli hanno dato alcune delle sue caratteristiche e del suo linguaggio corporeo.

2. Reynolds accettò di buon grado perché entusiasta di lavorare al fianco del suo vecchio amico Dom DeLuise, che dava voce a Itchy. I due hanno improvvisato molte battute.

3. La piccola Judith Barsi, che dava voce alla protagonista Anne-Marie, venne uccisa a 10 anni da suo padre nel 1988. Insieme a lei anche sua madre fece la stessa tragica fine prima che il padre si suicidasse. Judith aveva dato la voce anche a Ducky in “Alla ricerca della valle incantata” sempre di Don Bluth.

4. Per animare Charlie, Don Bluth e il suo staff hanno usato come modello un cane da pastore tedesco adottato dalla troupe e chiamato appunto Burt in riferimento allo stesso Reynolds.

5. Loni Anderson, che doppia la cagnolina Flo, all’epoca del film era sposata con Burt Reynolds.

6. Carface, in origine, doveva chiamarsi Scarface, in riferimento al film con Al Pacino, ma il suo nome fu alterato per evitare conseguenze legali.

7. In origine, la scena in cui Charlie sogna di andare all’Inferno doveva essere ancora più terrificante: oltre a quello che si vede nel film, il mostro traghettatore delle anime doveva mostrarsi in un’inquadratura ravvicinata e il diavolo canino si avvicinava a Charlie ghignando e dicendo “Ora sei mio!” prima di sputare fiamme. Le scene furono in seguito rimosse perché giudicate troppo spaventose.

8. Nel libro del paradiso di Annabelle alla voce Charlie si può leggere che i nomi dei suoi genitori sono Burt e Loni, in riferimento al suo doppiatore Burt Reynolds e a Loni Anderson.

9. Un altro elemento tagliato, sempre perché giudicato troppo estremo, riguarda la prima morte di Charlie: in origine la sagoma del suo corpo era vista volare via una volta colpita dalla macchina ma nel montaggio finale si vede solo la macchina che sprofonda in mare.

10. Sia Reynolds e DeLuise che Tayback e Reilly (doppiatori di Charlie e Itchy e di Carface e Killer) hanno doppiato i loro personaggi insieme.

11. È stata tratta dal film la serie “Anche i cani vanno in paradiso” durata tre stagioni. Ha avuto due seguiti: “Le nuove avventure di Charlie (All Dogs Go to Heaven 2)” e “Anche i cani vanno in paradiso – Un racconto di Natale (An All Dogs Christmas Carol)”, dove il doppiaggio è diverso. Don Bluth e il suo studio però non hanno avuto niente a che fare con nessuno di essi.

12. Il film incassò il doppio del suo budget di 13 milioni di dollari ma non arrivò ai livelli di successo dei film precedenti di Don Bluth come “Fievel Sbarca in America” e “Alla ricerca della valle incantata”