15 Curiosità Disneyane su “Dumbo” (1941)

1. Quarto classico Disney della storia. Venne realizzato in modo semplice ed economico per recuperare le enormi perdite di “Fantasia” (1940).

2. Dumbo si basa su una storia per bambini scritta da Helen Aberson e illustrata da Harold Pearl, preparata per la dimostrazione del prototipo di un dispositivo di narrazione visiva giocattolo chiamato Roll-A-Book. Si trattava solo di otto disegni e poche righe di testo ma Walt Disney ne colse le potenzialità e ne comprò i diritti.

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12 emozionanti curiosità su COCO (2017)

1. Appena terminato di lavorare a “Toy Story 3” lo stesso team creativo, capitanato dallo stesso regista Lee Unkrich, si mise al lavoro sul progetto di questo film. Era il 2011 e Coco sarebbe uscito solamente nel 2017.

2. Il regista e molti membri del team viaggiarono diverse volte in Messico per apprendere di più della cultura messicana e soprattutto del “Dìa de los Muertos”.

3. Gli spettatori possono notare la presenza di un particolare fiore in tutto il film, l’unico che sembra essere in fiore anche nella Terra dei Morti. È la calendula azteca, conosciuta più familiarmente oggi come calendula messicana. Questi fiori sono molto importanti nelle celebrazioni del “Dìa de Los Muertos” poiché svolgono il ruolo di guidare gli spiriti dei propri cari defunti.

4. Dante, cane compagno d’avventura del protagonista Miguel è uno Xolo, o Xoloitzcuintli, il cane nazionale del Messico. Si tratta di una razza dal passato antichissimo, nata più di 3500 anni fa e profondamente legata alle origini delle popolazioni mesoamericane. Era infatti considerato il rappresentante di Xolotl, il dio azteco del fuoco e dei fulmini.

5. Gli animatori sono riusciti a copiare il movimento delle dita sulle corde, attaccando delle speciali telecamere a delle chitarre mentre venivano suonate. Perciò ogni volta che vedete Miguel suonare la chitarra, sta suonando le note esatte della canzone.

6. Il cantante Ernesto de la Cruz è ispirato a Pedro Infante e Jorge Negrete, due degli attori e cantanti più iconici dell’epoca d’oro del cinema Messicano.

7. Tutto il cast vocale del film è di origine latina.

8. Il film si è portato a casa due Oscar, Film d’animazione e Canzone Originale (Remember Me). I due autori di “Remember Me” avevano già vinto l’Oscar per “Let It Go” del film “Frozen”.

9. In origine il film doveva intitolarsi “Día de Muertos” e la Disney cercò di registrare il nome come marchio commerciale. Il tentativo della Disney ricevette numerose critiche da parte della comunità messicana negli Stati Uniti, che affermava che il gesto era “un’appropriazione culturale e uno sfruttamento nel peggiore dei modi”. Alla fine la Disney decise di cambiare il titolo del film in “Coco” per non alimentare la polemica.

10. Il film fu un successo colossale con più di 800 milioni di dollari di incasso.

11. I disegni sulla chitarra sono stati realizzati dal figlio dodicenne del regista.

12. In un cameo/omaggio viene mostrata nel mondo dei morti l’artista messicana Frida Kahlo.

12 curiosità su “Charlie – Anche i cani vanno in paradiso” (1989)

1. Per la voce di Charlie, il regista Don Bluth aveva in mente Burt Reynolds fin dal principio, infatti il personaggio è stato pensato per somigliare all’attore e nello svilupparlo gli hanno dato alcune delle sue caratteristiche e del suo linguaggio corporeo.

2. Reynolds accettò di buon grado perché entusiasta di lavorare al fianco del suo vecchio amico Dom DeLuise, che dava voce a Itchy. I due hanno improvvisato molte battute.

3. La piccola Judith Barsi, che dava voce alla protagonista Anne-Marie, venne uccisa a 10 anni da suo padre nel 1988. Insieme a lei anche sua madre fece la stessa tragica fine prima che il padre si suicidasse. Judith aveva dato la voce anche a Ducky in “Alla ricerca della valle incantata” sempre di Don Bluth.

4. Per animare Charlie, Don Bluth e il suo staff hanno usato come modello un cane da pastore tedesco adottato dalla troupe e chiamato appunto Burt in riferimento allo stesso Reynolds.

5. Loni Anderson, che doppia la cagnolina Flo, all’epoca del film era sposata con Burt Reynolds.

6. Carface, in origine, doveva chiamarsi Scarface, in riferimento al film con Al Pacino, ma il suo nome fu alterato per evitare conseguenze legali.

7. In origine, la scena in cui Charlie sogna di andare all’Inferno doveva essere ancora più terrificante: oltre a quello che si vede nel film, il mostro traghettatore delle anime doveva mostrarsi in un’inquadratura ravvicinata e il diavolo canino si avvicinava a Charlie ghignando e dicendo “Ora sei mio!” prima di sputare fiamme. Le scene furono in seguito rimosse perché giudicate troppo spaventose.

8. Nel libro del paradiso di Annabelle alla voce Charlie si può leggere che i nomi dei suoi genitori sono Burt e Loni, in riferimento al suo doppiatore Burt Reynolds e a Loni Anderson.

9. Un altro elemento tagliato, sempre perché giudicato troppo estremo, riguarda la prima morte di Charlie: in origine la sagoma del suo corpo era vista volare via una volta colpita dalla macchina ma nel montaggio finale si vede solo la macchina che sprofonda in mare.

10. Sia Reynolds e DeLuise che Tayback e Reilly (doppiatori di Charlie e Itchy e di Carface e Killer) hanno doppiato i loro personaggi insieme.

11. È stata tratta dal film la serie “Anche i cani vanno in paradiso” durata tre stagioni. Ha avuto due seguiti: “Le nuove avventure di Charlie (All Dogs Go to Heaven 2)” e “Anche i cani vanno in paradiso – Un racconto di Natale (An All Dogs Christmas Carol)”, dove il doppiaggio è diverso. Don Bluth e il suo studio però non hanno avuto niente a che fare con nessuno di essi.

12. Il film incassò il doppio del suo budget di 13 milioni di dollari ma non arrivò ai livelli di successo dei film precedenti di Don Bluth come “Fievel Sbarca in America” e “Alla ricerca della valle incantata”

/ 11 Curiosità su L’ERA GLACIALE (2002)

1. Inizialmente Diego, la tigre dai denti a sciabola, moriva, ma quando il film venne fatto vedere ai test di prova, i bambini erano talmente disperati per la sua morte, che venne cambiato il finale.

2. John Leguizamo in originale da la voce a Sid. Dopo aver visto in un documentario che i bradipi conservavano il cibo in bocca gli sembrava sensato farlo parlare come se avesse sempre qualcosa in bocca.

3. I disegni dei personaggi durante i titoli di coda sono stati tutti fatti dai figli degli animatori. Lo stesso vale per l’immagine di Sid che si vede su una parete della caverna.

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