12 infernali curiosità su “Hellboy” (2004)

1. Il film si ispira al fumetto omonimo di Mike Mignola, pubblicato per la prima volta nel 1993 per l’etichetta “Legend” della casa editrice “Dark Horse”

2. Quando Guillermo del Toro e Mike Mignola si incontrarono per discutere sul come realizzare il film e soprattutto su quale attore avrebbe potuto interpretare il protagonista, entrambi fecero subito il nome di… Ron Perlman.

3. Guillermo del Toro rifiutò di girare “Blade III” e “Harry Potter – Il prigioniero di Azkaban” pur di dirigere “Hellboy”.

4. Con 66 milioni di budget ne ha incassati circa 100 nel mondo.

5. Questo film prende spunto da più di un fumetto della saga di “Hellboy”.
La parte principale della trama proviene dal “Il seme della distruzione”, ma il resto è tratto dai racconti “La mano destra del destino” ed “Una scatola piena di malvagità”.
Il film contiene anche piccoli omaggi ad altre storie come “Il cadavere” e “Pancakes”.

6. Ogni giorno ci volevano quattro ore per truccare Perlman da “Hellboy”.

7. Ron si è rotto una costola durante le riprese delle scene della metropolitana, saltando su un treno che stava venendo verso di lui a circa 70 all’ora.

8. La citazione all’inizio del film proviene da un libro menzionato più volte nei Miti di Chtulhu di H.P. Lovecraft, intitolato “De Vermis Mysteriis”.
“Nelle regioni più fredde dello spazio, le mostruose entità Ogdru Jahad – i Sette Dei del Caos – dormono nella loro prigione di cristallo, in attesa di reclamare la Terra … e di bruciare i cieli”.

9. Vista la somiglianza fra Ron Perlman e il cantante Tom Waits, quando Myers entra nel caveau, per incontrare Hellboy per la prima volta, si sente in sottofondo la canzone di Waits “Heartattack and Vine”.

10. Hellboy è sempre a prova di fuoco, tranne quando le sue corna smerigliate sono incandescenti e lui toccandole si ustiona.

11. Nei panni di Abraham “Abe” Sapien non poteva che esserci Doug Jones, storico collaboratore di del Toro (come anche Perlman) ma soprattutto esperto nel recitare sotto maschere o makeup, come ne “Il labirinto del fauno” e “The Shape of Water”… giusto per citare due film di del Toro.

12. Nel 2008 è stato realizzato il sequel “The Golden Army” e in seguito doveva essere prodotto un terzo film per chiudere la trilogia ma gli incassi abbastanza buoni ma non entusiasmanti non fecero decollare il progetto che rimase in stand by per molto tempo. A quale punto nel 2019 ne è stato realizzato un reboot con David Harbour nei panni del protagonista che è stato un flop di pubblico e critica. È ora notizia che verrà realizzato un altro reboot con un nuovo cast e soprattutto molto più dark.

Rispondi