12 Curiosità su “Porco Rosso” (1992)

1. Il titolo originale di questo film d’animazione dello Studio Ghibli è “Kurenai no buta”, tradotto “Il maiale cremisi”.

2. Il film è liberamente tratto dal manga di quindici pagine “Hikōtei jidai” (l’era degli idrovolanti) sempre realizzato da Hayao Miyazaki nel 1989.

3. Inizialmente il film d’animazione era solo un mediometraggio, commissionato dalla Japan Airlines e visibile solo sugli aerei della compagnia. Lo scoppio della guerra in Jugoslavia colpì Miyazaki che scelse di ampliare il progetto e renderlo un film vero e proprio, perché in quel momento il messaggio di fondo dell’opera era ben comprensibile da tutto il mondo.

4. Il protagonista si chiama Marco Pagot in onore di Toni e Nino Pagot, storici animatori e fumettisti, creatori di Calimero e Grisù. I Pagot e Miyazaki avevano collaborato negli anni 80 alla serie animata “Il fiuto di Sherlock Holmes”.

5. L’ex commilitone a cui il protagonista pronuncia l’iconica frase: “Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale” si chiama Ferrarin. Il nome del personaggio è dedicato ad un aviatore italiano realmente esistito: Arturo Ferrarin. Aviatore esperto, conobbe la fama internazionale nell’anno 1920, per aver condotto il primo volo sulla tratta Roma – Tokyo. Centonove ore di viaggio e 18.000 km coperti lo fecero accogliere in Giappone come un eroe. I festeggiamenti per il suo arrivo durarono una settimana, consegnandolo non solo alla storia dell’aviazione ma anche alla cultura popolare giapponese.

6. Si può notare la scritta “Ghibli” sul motore dell’aereo nell’officina della “Piccolo S.p.A” situata sul Gran Naviglio di Milano. Il nome dello studio Ghibli nasce proprio dal motore di fattura italiana “Caproni C.a. 309 Ghibli.” Questo per far capire la passione smodata di Miyazaki per gli aerei dell’epoca.

7. La motonave dell’Albergo Adriano si chiama Alcyone come il terzo libro delle “Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi” di Gabriele D’Annunzio.

8. Il primo pilota dei due caccia appartenenti alla grande nave da crociera è l’aviatore italiano della prima guerra mondiale Francesco Baracca, mentre il secondo pilota è Adriano Visconti, asso della seconda guerra mondiale.

9. La scena in cui Marco ricorda i compagni caduti è liberamente tratta da uno dei racconti brevi dello scrittore e aviatore britannico Roald Dahl, intitolato “They shall not grow old” (“Loro non invecchieranno”).

10. I Pagot venuti a sapere della realizzazione del lungometraggio ambientato in Italia, hanno inviato al regista giapponese vari libri che descrivevano Milano, il Veneto e la costa Slava, aiutandolo così a ricreare con maggiore precisione le ambientazioni presenti nell’opera.

11. Il maiale è un animale amato da Miyazaki, tanto che lo Studio Ghibli è anche detto buta-ya (la casa del porco) per via di un’insegna vittoriana raffigurante un maiale che campeggia sul portico dell’edificio.

12. Un disegno della Mole Antonelliana compare nei titoli di coda.