
1. Il film si ispira al romanzo semi-autobiografico “Paura e disgusto a Las Vegas” incentrato su di un viaggio effettuato nel 1971 dal giornalista e scrittore Hunter S. Thompson, creatore del gonzo journalism, alla volta di Las Vegas insieme al suo avvocato.

2. Gli stessi personaggi del libro, Raoul Duke e Dr. Gonzo, erano già stati portati sul grande schermo nel 1980 rispettivamente da Bill Murray e Peter Boyle nella pellicola mai distribuita in Italia “Where the Buffalo Roam”.

3. Bill Murray contattò Johnny Depp per avvertirlo che se avessero ascoltato ogni singolo consiglio di Hunter S. Thompson per la realizzazione del film, non avrebbero finito prima di dieci anni…
4. Il film fu un flop clamoroso con 10,6 milioni di dollari di incasso a fronte di 18,5 milioni di dollari di spesa. Solo in seguito divenne un cult psichedelico.
5. Thompson rasò personalmente i capelli di Johnny Depp.

6. Ci vollero dodici anni prima che qualcuno decidesse di realizzare un film dal folle copione. Dopo l’abbandono del progetto da parte del regista Alex Cox, arrivò Terry Gilliam che stravolse la sceneggiatura.
7. Thompson compare nella pellicola per alcuni secondi in una scena in un locale chiamato Matrix dove stanno suonando i Jefferson Airplane.
8. Johnny Depp passò quattro mesi insieme a Thompson per studiare il suo modo di muoversi e parlare. Thompson diede i suoi veri vestiti indossati negli anni 70 a Depp per il film.

9. Lo “Squalo Rosso”, una Chevrolet Impala decappottabile del 1971, era proprio la macchina di Hunter S. Thompson che ha messo a disposizione per il film.
10. Durante le prime fasi di sviluppo del film i due protagonisti dovevano essere Jack Nicholson (Duke) e Marlon Brando (Gonzo).
11. Benicio del Toro prese il minimo sindacale pur di lavorare nel film nella parte di Gonzo.

12. A febbraio 2005 Thompson decise di togliersi la vita a 67 anni. Nel suo testamento aveva espressamente chiesto che le sue ceneri venissero sparate nel cielo del Colorado. Johnny Depp si era legato così tanto a lui dai tempi del film che pagò di tasca sua un cannone per sparare le ceneri ad Agosto 2005.
“Hunter era un eroe e il mio migliore amico. Voglio che i suoi desideri siano esauditi”