
1- James Cameron curò particolarmente la preparazione e l’immedesimazione nei personaggi degli attori destinati a interpretare i marine spaziali. Tutti loro (persino quelli che nel film hanno ruoli secondari e non pronunciano battute) furono sottoposti a un intenso ciclo di addestramento e ricevettero la raccomandazione di leggere il romanzo di fantascienza militare “Fanteria dello spazio (Starship Troopers)
2. Oltre cinquecento attori bambini vennero esaminati per la parte della piccola Newt. La maggior parte di essi avevano però recitato in spot pubblicitari ed erano quindi abituati a sorridere dopo avere pronunciato le proprie battute. Infuriato dalla cosa Cameron scelse infine una bambina senza precedente esperienza recitativa, figlia di un ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti distaccato vicino al luogo delle riprese, Carrie Henn. Dopo questo film Carrie non ha mai più recitato ed è diventata una insegnante da adulta.

3. I fucili a impulsi vennero realizzati unendo parti di mitra Thompson e di fucili Franchi SPAS-12 e Remington 870, le smart gun (usate inizialmente da Vasquez e Drake) erano invece basate su mitragliatrici tedesche MG 42 modificate e installate su supporti da steadicam.
4. Lance Henriksen (Bishop), disilluso dal mondo del cinema, aveva promesso privatamente di abbandonare la recitazione se questa parte non avesse funzionato per lui. Alla fine il suo personaggio ha funzionato eccome e “Aliens” si rivelato uno dei suoi film di maggior successo.
5. La scena del trucco con il coltello non era nella sceneggiatura originale. Secondo Lance Henriksen l’aggiunta della mano di Hudson (Bill Paxton) per il trucco del coltello era stata discussa con tutti, tranne proprio con Paxton, per vederne la reazione reale. Ovviamente fu girata lentamente e poi velocizzata in post produzione.

6. Il set del nido alieno è stato mantenuto intatto dopo le riprese. E’ stato poi utilizzato come set per la fabbrica chimica Axis utilizzata in “Batman” (1989). Quando la troupe di Batman è arrivata per la prima volta sul set hanno trovato la maggior parte del nido alieno ancora intatto.
7. Le urla degli alieni sono grida di Babbuino alterate in post-produzione.
8. Oltre sedici marionettisti ed effettisti furono necessari per muovere e operare la colossale regina aliena (alta 420 cm), realizzata dalla compagnia di Stan Winston; di essi due si trovavano direttamente all’interno di essa. A detta di Cameron uno dei problemi del primo film era che nelle scene finali si capiva chiaramente che il mostro era solamente una persona in costume, sminuendo così l’effetto ricercato durante il film; tale questione fu risolta tramite il montaggio, con abbondanza di primi piani e particolari dell’alieno.

9. Sigourney Weaver non voleva tornare in un sequel, sicura che non si potesse realizzare qualcosa di bello quanto il primo film. Dopo diversi anni e diverse sceneggiature, rimase colpita profondamente dall’idea di James Cameron, soprattutto sul rapporto Madre-Figlia, fra Ripley e Newt e per questo accettò di tornare. Venne nominata all’Oscar.
10. Furono sette in totale le candidature agli Oscar, vincendo quelle per Effetti speciali e Montaggio Sonoro. Con soli 18 milioni di budget ne incassò ai tempi 131 fino ad arrivare a 181 di milioni con le home video.
11. Jenette Goldstein che interpreta Vasquez, ha lavorato in seguito con James Cameron in “Terminator 2” e “Titanic”.

12. I limiti di budget non hanno permesso di avere sei capsule ipersonno per le scene ambientate a bordo della Sulaco. Il posizionamento intelligente di specchi e inquadrature ha fatto sembrare che in realtà ce ne fossero 12. Ogni camera per l’ipersonno aveva un costo di oltre 4.300$.
13. La frase di Bishop in cui afferma che come “sintetico” è incapace di ferire una persona o lasciare che chiunque riceva un danno, sono una parafrasi delle “Tre leggi della robotica” di Isaac Asimov, più in particolare della Prima Legge: “Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
14. Hicks era originariamente interpretato da James Remar, ma Michael Biehn lo ha sostituito pochi giorni dopo il via alle riprese. L’uscita di scena di Remar venne giustificata come una conseguenza di “divergenze artistiche” tra Remar e il regista James Cameron, ma in un’intervista Remar ha rivelato di essere stato licenziato dalla produzione perché arrestato per possesso di droga. Biehn, che aveva lavorato con Cameron in “Terminator”(1984), venne contattato dal regista il venerdì e lunedì era sul set nei panni di Hicks.

15. Bill Paxton si scusava in continuazione con la piccola Carrie Henn per tutte le parole scurrili che il suo personaggio pronunciava in sua presenza. Solo la parola “Fuck” viene ripetuta da lui 18 volte.
16. La Fox chiese a Cameron di scrivere una sceneggiatura senza Ripley, nel caso la Weaver non avesse accettato. Cameron disse che non avrebbe mai fatto il film senza di lei.
17. Il personaggio di Jenette Goldstein, Vasquez, ha ispirato il personaggio Tasha Yar nella serie tv “Star Trek: The Next Generation”, e la stessa Goldstein era stata inizialmente presa in considerazione per la parte. Il personaggio di Bill Paxton, Hudson, ha invece ispirato il personaggio di Guy Freeman in “Galaxy Quest”, parodia di Star Trek interpretata proprio da Sigourney Weaver.

18. Fra Cameron e i membri della troupe ci fu molta tensione fin dai primi giorni e in seguito aumentarono gli screzi quando il regista licenziò il direttore della fotografia Dick Bush durante una sessione di riprese e fu ad un passo dal cacciare anche il montatore del film Ray Lovejoy, che salvò il suo posto di lavoro con il montaggio non-stop di tutta la scena dello scontro finale.

19. Ci sono volute nove persone per far funzionare il facehugger: una persona per ogni zampa e una per la coda.
20. Nel 1991 è uscita la versione estesa con 17 minuti in più. Fra le scene tagliate si vede anche la foto della figlia di Ripley, quando la protagonista apprende che sua figlia è ormai deceduta. Quella nella foto è la mamma di Sigourney Weaver.