1. Tutti i personaggi del film usano la lingua Maya Yucateca (idioma oggi parlato da circa 6 milioni di nativi, principalmente nel Guatemala, Messico e Belize).
2. Per il ruolo del protagonista “Zampa di Giaguaro” dopo centinaia di provini venne ingaggiato il nativo americano Rudy Youngblood, che fino a quel momento si esibiva solamente come musicista e ballerino nel “Native American Dance Theater”. Dopo questa parte abbandonò il mondo della recitazione dopo altri pochi ruoli.
1. In apertura avremmo dovuto vedere Mel Gibson che viene attaccato da una coppia di teppisti in un bar. Richard Donner ritenne che il film si sarebbe dovuto aprire con uno sguardo più ampio su Martin Riggs, e ha sostituito la scena del bar con la scena in cui il poliziotto si risveglia nella sua roulotte.
2. Anche se questo primo film della saga è decisamente più serio rispetto agli altri, in realtà la prima sceneggiatura era ancora a più oscura e complessa e la durata del film sarebbe stata molto più lunga. Si decise di scartare questo script per rendere il tutto più “leggero” e decretandone così il successo.
1. Per ricreare maggior realismo, il film è stato interamente girato in latino, in ebraico e in aramaico. La ricostruzione dei dialoghi in aramaico è stata affidata al linguista e gesuita statunitense William Fulco.
2. Nessuna casa di produzione voleva investire nel progetto di Gibson, così Mel decise di investire i 30 milioni di dollari del budget attraverso la sua Icon Productions. Il film fu un successo clamoroso con 601 milioni di dollari di incasso nel mondo.
3. Jim Caviezel (Gesù) venne accidentalmente colpito da due frustate che gli lasciarono una cicatrice di 35 cm sulla schiena.
4. Le mani che inchiodano Gesù alla croce sono quelle di Mel Gibson. È sempre la mano di Gibson che aiuta ad alzarsi Monica Bellucci (Maria Maddalena) nella scena in flashback della lapidazione.
5. La croce pesava 70 kg e Caviezel si lussò la spalla quando gli scivolò via… la scena è rimasta nel girato.
6. L’opera venne girata fra novembre 2002 e gennaio 2003 e per questo Jim Caviezel andò in ipotermia per le gelide temperature e il suo vestiario troppo leggero ed ebbe una polmonite.
7. II film è stato interamente realizzato in Italia con un cast in prevalenza composto da attori italiani. Gli esterni del film sono stati girati in Basilicata, nelle città di Matera (come aveva fatto Pasolini nel “Vangelo secondo Matteo” del 1964) a Craco, paese fantasma della provincia materana. Gli interni del film presso gli studi di Cinecittà a Roma.
8. Il maestro degli effetti speciali Keith Vanderlaan ha creato l’animatronic di Gesù sulla croce, che ha sostituito Caviezel nelle scene più cruente in cui non recitava. Il costo del robot era di 350.000 dollari.
9. L’attore Pietro Sarubbi (Barabba) ha dichiarato di aver abbracciato il cristianesimo proprio sul set della pellicola. Mentre Sergio Rubini (Disma) ha confessato di aver odiato ogni singolo giorno sul set e i metodi di lavoro di Gibson.
10. Sul set c’erano tre preti e ogni giorno si celebravano diverse messe. Jim Caviezel aveva il suo prete personale e spesso recitavano il rosario insieme nei momenti di pausa.
11. Due fulmini sfiorarono Jim Caviezel in due momenti diversi delle riprese. Una su un monte a Matera durante il sermone e l’altra durante la crocifissione.
12. Più le riprese andavano avanti più il makeup di Caviezel era elaborato, tanto da arrivare a svegliarsi alle 3 di notte per essere truccato per otto ore prima di girare.
13. Caviezel dopo questa esperienza ebbe dei problemi di salute e dovette subire due interventi al cuore.
14. Il film ha ricevuto tre candidature agli Oscar (trucco, colonna sonora e fotografia)
15. È da anni che deve partire la produzione del sequel, “La passione di Cristo: la Resurrezione” e sembra che il 2023 sia l’anno giusto per il ritorno di Mel Gibson alla regia e Caviezel nei panni di Gesù.
1. Sequel di “Interceptor” (1979), film che entrò nel Guinness dei primati per l’opera con il budget più basso (400.000 dollari australiani) ad aver incassato più di 100 milioni di dollari nel mondo. Venne battuto in seguito da “The Blair Witch Project”.
2. Per tutto il film Mel Gibson pronuncia solo 16 battute.
3. Incredibile ma vero il film può essere trovato con tutti questi titoli: “Mad Max 2 – Il guerriero della strada”, “Mad Max 2 – Interceptor: Il guerriero della strada”, “Interceptor 2”, “Interceptor 2 – Mad Max: Il Guerriero della strada” o semplicemente “Il guerriero della strada”.
4. Steven Spielberg rimase così impressionato dal film che contattò il regista George Miller per fargli girare un segmento del film antologico “Ai confini della realtà”(1983).
5. Le riprese si svolsero in inverno nel deserto Australiano e fra una ripresa e l’altra gli attori venivano scaldati e coperti.
6. Il coordinatore degli stuntman eseguì in prima persona la realizzazione di un salto, arrivando troppo velocemente (circa 100 km/h) e volando più del dovuto. L’impatto molto duro gli causò diverse fratture e un ricovero in ospedale.
7. Una quarantina di auto e moto a fine riprese vennero rottamate.
8. Il famoso manga e anime giapponese Ken il guerriero trae ispirazione proprio da questa pellicola, specialmente per quanto riguarda il design dei personaggi, dei nemici e soprattutto le ambientazioni e il costume di Kenshiro.
9. Per la trama il regista George Miller e i due sceneggiatori Terry Hayes e Brian Hannant si sono ispirati ai film di Kurosawa “I sette samurai” (1954) e “La sfida del samurai” (1961), a “Il cavaliere della valle solitaria” (1953) e ai western di John Ford e di Leone, e soprattutto ad “A boy and his dog”, il film post-olocausto con Don Johnson.
10. Il cane veniva da un canile e venne addestrato apposta per il film. Portava dei tappi nelle orecchie perché terrorizzato dai rumori delle auto e delle moto. Venne chiamato dalla troupe semplicemente “Dog” e poi adottato da uno degli stuntman.
11. Per vestire la banda di Lord Humungus, i costumisti del film setacciarono robivecchi, negozi di abiti usati, negozi di articoli sportivi e… sexy shop.
12. Quando Wez, nella scena in cui assalta la base della gente di Pappagallo, minaccia Max, gli urla “You. You can run but you can’t hide”. Si tratta di una citazione: nel 1941, prima dell’incontro con Billy Conn, al campione dei pesi massimi Joe Louis chiesero cosa ne pensasse dello stile del rivale. Louis rispose: “He can run, but he can’t hide”. (Può correre, ma non può nascondersi)
13. George Miller prima di “Interceptor” (1979) faceva il medico e proprio la sua esperienza in pronto soccorso gli diede tante idee per la saga di “Mad Max”. Rifiutò di girare “Rambo” (1982) proprio per concentrarsi sul sequel.
14. Molti pensano che la colonna sonora sia stata scritta dal chitarrista dei Queen, Brian May, ma in realtà era solo un omonimo e compositore Australiano.
15. In “Mad Max: Fury Road” (2015) Mel Gibson doveva tornare nei panni di Max, ma quando arrivò il momento di girare si ritenne troppo vecchio e lasciò la parte, che andò a Tom Hardy.
1. Mel Gibson voleva solo dirigere il film e non interpretare il protagonista, perché troppo vecchio per la parte, ma alla fine cedette perché la Paramount Pictures avrebbe investito nell’opera solo se lui fosse stato William Wallace.
2. Fra le migliaia comparse presenti nel film moltissime facevano parte dell’esercito Irlandese. Questo perché il lungometraggio è stato per lo più girato in Irlanda e non in Scozia.