Ho visto finalmente l’ultimo film di Guillermo del Toro, candidato a 4 premi Oscar: “La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley”
La storia racconta di un uomo senza passato (Bradley Cooper) che si unisce per caso ad un Luna Park itinerante a fine anni 30. Qui apprende da ognuno degli artisti qualcosa di importante, nel bene e nel male, ma soprattutto l’arte del mentalismo, che farà sua e userà negli anni a venire nei suoi spettacoli nell’alta società, raggirando e imbrogliando persone dall’animo fragile o che hanno perso una persona cara, ma questo provocherà conseguenze inimmaginabili per tutti… soprattutto per lui.

Questo secondo adattamento del libro “Nightmare Alley” (1946), il primo era del 1947 con Tyrone Power come protagonista, a me è piaciuto molto. Non di certo il lavoro migliore di del Toro (per me rimane sempre “Il Labirinto del fauno”) ma di certo la sua mano si vede eccome. Infatti la regia è strepitosa, sorretta da una fotografia splendida che sembra uscita davvero da quell’epoca. Poi del Toro come sempre riesce a prendere storie classiche da film minori o b-movie e a renderle perfette per il grande pubblico, e quando ci sono di mezzo i Freak allora lui è nel suo mondo e da il meglio.
Il cast è davvero da urlo, infatti oltre a Cooper (che ha sostituito Di Caprio, prima scelta del regista) ci sono anche Cate Blanchett, Rooney Mara, Toni Collette, Ron Perlman, Willem Dafoe e Richard Jenkins.
Probabilmente se devo trovare delle pecche nel film, quello che non mi ha convinto al 100% è che le coprotagoniste, la Blanchett e la Mara, non hanno sfaccettature, sono monodimensionali, non riescono a spiccare. Ma sicuramente è stata una scelta voluta per far trovare Cooper in mezzo a due donne così diverse, in mondi così diversi.
Comunque il film mi ha preso e coinvolto. Soprattutto tutta la prima parte nel mondo Freak, li davvero ho colto l’essenza del cinema di del Toro. La seconda parte è differente e magari non perfetta come la prima, dilungandosi un po’ troppo su alcune situazioni, ma prepara lo spettatore al finale che di certo non può lasciare indifferenti…