1. Il film è incentrato su eventi reali e racconta l’operazione “Abscam”, creata dall’F.B.I. verso la fine degli anni settanta per indagare sulla corruzione dilagante nel Congresso degli Stati Uniti d’America e in altre organizzazioni governative.
2. La prima sceneggiatura si intitolava “American Bullshit”.
1. Il film è tratto dal libro di Matthew Quick “L’orlo argenteo delle nuvole” (2008). In originale libro e film si intitolano nello stesso modo “Silver linings playbook” ma in Italia dopo il successo del film venne cambiato il titolo al libro ne “Il lato positivo”.
2. Mark Wahlberg era stato inizialmente scelto come primo protagonista, ma il regista David O. Russell ha poi deciso di affidare il ruolo a Bradley Cooper. Secondo Russell, Cooper in ogni film interpretato sembrava nascondere della rabbia repressa, quindi era perfetto per il film.
1. Jennifer Garner ha sostenuto 5 provini prima di essere scelta per la parte.
2. Le parrucche indossate da Sydney nel telefilm erano costosissime, circa 5 mila dollari ciascuna, così spesso venivano riciclate e colorate da capo. Quella rossa del pilot, ad esempio, è stata tinta di fuxia, con un nuovo taglio.
1. Non fu facile per Bradley Cooper interpretare il ruolo di Phil in un film dove si parla di sbronze colossali e stupefacenti, perché anni prima si era fatto inghiottire proprio da una spirale di alcol e droghe e durante le riprese era totalmente sobrio da qualche anno.
2. Prima che venisse scelta Heather Graham nel ruolo della spogliarellista Jade, la parte era stata offerta a Lindsay Lohan, che rifiutò convinta che il film sarebbe stato un fiasco. Successivamente la Lohan dichiarò di essersi pentita.
Ho visto finalmente l’ultimo film di Guillermo del Toro, candidato a 4 premi Oscar: “La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley”
La storia racconta di un uomo senza passato (Bradley Cooper) che si unisce per caso ad un Luna Park itinerante a fine anni 30. Qui apprende da ognuno degli artisti qualcosa di importante, nel bene e nel male, ma soprattutto l’arte del mentalismo, che farà sua e userà negli anni a venire nei suoi spettacoli nell’alta società, raggirando e imbrogliando persone dall’animo fragile o che hanno perso una persona cara, ma questo provocherà conseguenze inimmaginabili per tutti… soprattutto per lui.
Questo secondo adattamento del libro “Nightmare Alley” (1946), il primo era del 1947 con Tyrone Power come protagonista, a me è piaciuto molto. Non di certo il lavoro migliore di del Toro (per me rimane sempre “Il Labirinto del fauno”) ma di certo la sua mano si vede eccome. Infatti la regia è strepitosa, sorretta da una fotografia splendida che sembra uscita davvero da quell’epoca. Poi del Toro come sempre riesce a prendere storie classiche da film minori o b-movie e a renderle perfette per il grande pubblico, e quando ci sono di mezzo i Freak allora lui è nel suo mondo e da il meglio.