Recensione: “King Richard – Una famiglia vincente” (2021)

Classificazione: 3 su 5.

Le sorelle Venus e Serena Williams hanno fatto la storia del tennis moderno, raggiungendo i livelli più alti possibili, partendo però dai bassifondi, da luoghi dove criminalità e omicidi erano all’ordine del giorno… ed è solo grazie ad una persona se loro due sono riuscite a mostrare al mondo il loro talento, papà Richard.

Questo film è stato fortemente voluto dalle due sorelle, che compaiono come produttrici ma anche da Will Smith che non vedeva l’ora di calarsi nei panni di un uomo che aveva un piano (veramente scritto e composto da 78 pagine!) in cui aveva già pianificato quello che sarebbe stato il presente e il futuro delle sue due figlie.

Smith ne ha studiato profondamente il linguaggio del corpo, i modi bruschi, il carattere spesso impossibile e il modo di porsi e di parlare (che ovviamente si perde se si guarda doppiato) e dopo aver vinto sia il Golden Globe che il SAG Award diventa per forza il favorito agli Oscar.

Il film è un buon Biopic ma non di certo straordinario e probabilmente sei nomination agli Oscar sono troppe ma rimane davvero bello conoscere la storia di come sia stato possibile che queste due ragazzine siano arrivate al top, visto che non avevano i mezzi necessari per farsi neanche notare, allenandosi in campi scalcagnati di periferia.

Richard lavorava la notte e la moglie di giorno, e nei pomeriggi, qualunque fosse il clima, lui allenava Serena e Venus, avendo già un obiettivo. Ma se da un lato questo le ha portate davvero al top, dall’altro le ha fatte vivere fin dalla nascita come già programmate e senza possibilità di errore. Un peso davvero enorme che Richard troppo spesso non si è accorto di aver messo sulle spalle di due ragazzine.

Un buon film sul non mollare mai e mettercela tutta sempre, ma anche su quanto sia labile la linea che separa l’ambizione personale e quello che spesso sarebbe davvero giusto fare.

Rispondi