La folle storia della famiglia di Jack Nicholson

Era il 1974 e un giornalista del “Time Magazine” stava facendo delle ricerche sulla vita di Jack Nicholson per scriverne una biografia… quando scoprì qualcosa di assurdo.
Contattò Jack per rivelargli che quella che lui pensava fosse sempre stata sua sorella era in realtà sua madre e quella che aveva sempre chiamato mamma era in realtà sua nonna!


Nicholson che ai tempi aveva già 37 anni non ci credette e sfortunatamente non poté chiedere alle dirette interessate visto che erano già decedute.
Fu una zia che gli confermò tutto e spiegò che sua madre June, ballerina di cabaret con il sogno di sfondare nel mondo del cinema, rimase incinta a diciassette anni e per non creare scandalo in famiglia, visto che non si sapeva bene chi fosse il padre, si decise di scegliere di non dirgli la verità.


Il vero padre è rimasto sempre ignoto, anche se le strade portano, o al manager di June Nicholson, Eddie King, o più probabilmente al cantante Don Furcillo-Rose, che per tutta la sua vita cercò di fare il test del DNA per provarlo ma Jack si oppose strenuamente. Prima di morire nel 1998, Don chiese a sua figlia, Donna Rose, di continuare la sua battaglia perché fosse riconosciuto come padre di Jack. Donna nel 2001 pubblicò un libro, “You Don’t Know Jack: The Tale of a Father Once Removed”. Ma quattro anni dopo morì di cancro.

Don Furcillo-Rose


Jack ha sempre detto che fu si un evento emotivamente importante per lui ma non traumatico, perché scoprendolo già in un’età così avanzata poté elaborarlo meglio e capire di più i motivi per cui la sua famiglia decise di tenerlo all’oscuro e per questo di non provare rancore verso mamma e nonna e che era orgoglioso di loro e di come lo avevano cresciuto.

«Non ho modo di parlare con loro di questa cosa. Sono morte. Per loro provo solo gratitudine. Fatemi vedere una qualsiasi donna di oggi che sa tenere un segreto, una confidenza o qualcosa di intimo a questo grado di riservatezza e avrete trovato la mia donna ideale». (Jack)

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