1. Tim Burton voleva realizzare i marziani in stop-motion ma lo “obbligarono” a realizzarli in CGI con l’aiuto della “Industrial light and magic” di George Lucas.
2. Molti attori contattati per il film o rifiutarono o presero tempo prima di accettare perché non convinti. Quando Jack Nicholson ufficializzò la sua partecipazione tutti dissero subito di sì.
Era il 1974 e un giornalista del “Time Magazine” stava facendo delle ricerche sulla vita di Jack Nicholson per scriverne una biografia… quando scoprì qualcosa di assurdo. Contattò Jack per rivelargli che quella che lui pensava fosse sempre stata sua sorella era in realtà sua madre e quella che aveva sempre chiamato mamma era in realtà sua nonna!
1. Il film è tratto dal libro omonimo di John Updike del 1984.
2. Bill Murray era la prima scelta per la parte del luciferino Daryl Van Horne ma rifiutò.
3. Jack Nicholson si interessò al ruolo dopo che la sua compagna Anjelica Huston lo informò che avrebbe preso parte ad un provino per interpretare una delle tre protagoniste del film.
4. La Huston fece il provino per il ruolo di Alexandra, insieme a Michelle Pfeiffer (già presa per la parte di Sukie) e Amy Madigan in lizza per quello di Jane. Anjelica non venne presa (dopo un provino a suo dire disastroso) e la parte di Alex andò in seguito a Susan Sarandon.
5. Quando Cher si interessò al film, fece di tutto per parteciparvi ma ad una condizione, che la parte di Alex fosse la sua. La produzione la accontentò e “spostò” la Sarandon nella parte di Jane, solo che venne informata solo ad un passo dall’inizio riprese e non ne fu entusiasta.
6. Cher in quegli anni era lanciatissima come attrice, dopo essere stata nominata all’Oscar per “Silkwood” (ne avrebbe poi vinto uno nel 1988 per “Stregata dalla luna”) e aver vinto come Miglior Attrice a Cannes per “Dietro la Maschera”. Al regista George Miller però non andava giù il suo ingaggio e un giorno la chiamò dicendole che non l’avrebbe voluta nel film e che odiava il suo modo di recitare. Cher gli diede del “Figlio di putt…” dicendogli che non era un attrice trovata per caso… la sua reazione piacque a Miller che capì di avere l’attrice giusta per Alex.
7. Sul set però le tre attrici non si trovarono bene a lavorare con il regista. Venivano trattate con indifferenza e non potevano avere opinioni sui loro personaggi. Solo Jack Nicholson fu carino con loro e una notte parlarono per ore ad una tavolo sul come rendere al meglio le loro performance.
8. Il film fu candidato agli Oscar per la miglior colonna sonora (John Williams) e il miglior suono.
9. Ci sono ovviamente diverse differenze con il libro da cui è tratto il film ma una su tutte è quella in cui Daryl sposa inaspettatamente una giovane ragazza innocente di nome Jenny, e le tre streghe gelose la fanno morire magicamente di cancro. Un risvolto giudicato troppo crudele per l’opera cinematografica.
10. Tutti gli abiti di Jack Nicholson furono creati dallo stilista Nino Cerruti.
11. Il film ebbe un buon successo tanto che con 22 milioni di budget, solo negli Stati Uniti ne incassò il triplo, per poi passare i cento milioni totali nel mondo.
12. Nel 2009 ne venne realizzata una serie Tv che però visti i pochi ascolti venne chiusa dopo una stagione.
1. Fu Michael Keaton a decidere di cambiare tonalità di voce e renderla più roca quando è nelle vesti di Batman. Scelta poi che portò anche gli altri futuri Bruce Wayne cinematografici a fare lo stesso.
2. Nello script Keaton avrebbe dovuto dire “Io sono la notte” ma cambiò la frase in “Io… sono Batman”.
3. Jack Nicholson tentennò molto prima di accettare il ruolo del Joker. A quel punto la produzione contattò Robin Williams che era ben felice di interpretarlo. Ma in realtà quella fu solo una mossa per mettere fretta a Nicholson, che alla fine accettò. Williams non prese bene di essere stato trattato come “un’esca” e per questo non prese neanche in considerazione di tornare come l’Enigmista nel terzo film. Progetto poi abbandonato da Burton e al suo posto arrivò Joel Schumacher e così anche Keaton se ne andò.
1. La stanza dell’Overlook Hotel nel libro è la 217 mentre nel film è la 237, perché il titolare dell’albergo dove fu girato il film (il Timberline Lodge in Oregon) voleva che venisse usata una stanza non presente realmente all’interno della struttura, per paura che poi nessuno l’avrebbe mai più prenotata… sbagliandosi clamorosamente.
2. Lo stress maturato sul set portò Shelley Duvall (Wendy) ad un esaurimento nervoso che la segnò profondamente e le fece perdere anche i capelli durante le riprese.
3. Stephen King non ha mai apprezzato la trasposizione del suo libro da parte di Kubrick e per questo ne fece realizzare una miniserie nel 1997, più vicina alle sue idee. La serie venne girata proprio nello Stanley Hotel che ispirò King per la creazione dell’Hotel del romanzo.
1. Il film è un remake del lungometraggio di Hong Kong “Infernal Affairs”, che ha avuto anche un prequel e un sequel.
2. Scorsese scoprì che era un remake solo dopo aver accettato di dirigerlo. Grazie a questo film vinse il suo primo e fin’ora unico Oscar per la regia. In tutto l’opera vinse 4 statuette.
3. Jack Nicholson accettò la parte del boss Frank Costello perché dopo tanti ruoli in commedie aveva voglia di tornare a qualcosa di malvagio…
1. Insieme a “Accadde una notte” (1934) e “Il Silenzio degli Innocenti” (1991), il film di Milos Forman condivide il primato della vincita dei cinque oscar più importanti (Film, Regia, Sceneggiatura, Attore e Attrice protagonista).
2. L’autore del libro, Ken Kesey, incredibilmente non fu affatto soddisfatto del risultato finale e rimpianse di aver dato i diritti per realizzarne un lungometraggio.
3. Prima di Nicholson, per il ruolo da protagonista venne contattato James Caan, che però rifiutò, pentendosene amaramente in seguito.